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Sammarco

Vita periodico

1914

Titolo

Sammarco

Luogo di pubblicazione

Venezia

Tipografia - Casa editrice

Tipografia S. Marco

Sede

Segnalata solo la sede del circolo: Santa Maria Formosa

Numero pagine

4

Formato

60x42,5

Prezzo

Cent. 5

Periodicità

Numero unico

Cronache locali

Si

Pubblicità

Si

Organi redazionali

Commissione [di redazione]: Ugo Pezzato, Giulio Bettanini, Pietro Lizier

Firme e collaboratori

Ugo Pezzato, Nane da S. Marcuola, Co. A. Bianchini, Co. Prof. F. Pellegrini, Dott. Giovanni Flandini, March. Filippo Crispolti, D. Pietro Prof. Bertini, Prof. Nicolò Rezzara, Sac. Dott. Celso Costantini, Can.° Angelo Zaniol, Prof. Avv. E. Pesenti, Prof. Giacomo Franceschini, Pino da Modena

Profilo storico editoriale

“Caro D. Mario. Sento con piacere, che per la festa di S. Marco, il Circolo giovanile, che dal nome del glorioso nostro patrono s’intitola e del quale tu così lodevolmente tieni la presidenza intende pubblicare quest’anno il consueto «Numero Unico» fregiato di scritti di persone distinte, oltre che per la loro rettitudine dei loro principii, per la loro posizione sociale e per la loro coltura. Sono lieto di questa bella idea. Essa verrà ad accrescere importanza alla pubblicazione e nel tempo stesso renderà testimonianza dell’attività dei nostri giovani”, cfr. L’E.mo Sig. Cardinale Patriarca al Presidente del Circolo G.C.I. San Marco.
Celebrare la figura dell’evangelista (attraverso odi, inni, scritti) e recuperare la festività in chiave religiosa, sembra essere questo il significato della pubblicazione. Al centro vi è Venezia, la sua plurisecolare storia e la sua fedeltà alla cristianità che “né la ragion di Stato, che spinse talora Venezia contro Roma, è valsa mai ad intiepidire, nonché a sopprimere, questo altissimo sentimento collettivo di religiosa pietà”. I rapporti critici con il Papato (come l’interdetto di Paolo V che fu un “eccesso”) vengono giustificati sottolineando la secolare difesa della fede contro i turchi. Viene anche ricordata l’esperienza della rivoluzione di Manin e degli arsenalotti. In La festa del lavoro G. Ambrosi ripropone una visione del 1° maggio mitigata, senza nessuna conflittualità secondo una prospettiva cattolica: “noi vorremmo che la festa del lavoro fosse non ozio ma educazione, e tanto meno disordine, ma festa della mente, che pensa, del cuore, che sente e che ama. (…) Noi intenderemmo la festa del lavoro quasi un giorno di santificazione”, sul tema si veda anche l’intervento di Pino da Modena.

Annotazioni

In quarta pagina si segnala che il periodico è “Pubblicato dal Circolo San Marco della G.C.I.”.

Reperibilità

Biblioteca Nazionale Marciana

Collocazione

Numeri unici 79

Consistenza

25 aprile 1914

Conservazione

Buona-mediocre

Compilatore

Soggetti

Parole chiave

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