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Popolo Sovrano (Il)

Vita periodico

1910-1915

Titolo

Il Popolo Sovrano

Sottotitolo

“Organo dei Repubblicani del Veneto” [da IV, n. 1 (3 gennaio 1914)] “Periodico Settimanale dei repubblicani Veneti”

Motto

“La monarchia è la negazione dei diritti del popolo”, Gustavo Modena [da III, n. 28 (1 novembre 1913)] Non compare più

Luogo di pubblicazione

Venezia

Tipografia - Casa editrice

Premiata Tipografia Artistica - Commerciale Romolo Pilla & C. [da IV, n. 1 (3 gennaio 1914)] Tipografia Economica

Numero pagine

Varie (2 o 4)

Formato

49,5x34,5 [da IV, n. 1 (3 gennaio 1914)] 43x31,5

Prezzo

Cent. 5, a.a. £. 1,50, a. sost. £. 3  [da II, n. 1 (30 dicembre 1911)] a.a. £. 2,50, a. sost. £. 4 [da III, n. 1] a. sost. £. 5

Periodicità

Quindicinale [da IV, n. 1 (3 gennaio 1914)] Settimanale (esce ogni sabato)

Organi direttivi

Gerente responsabile: Giuseppe Rosselli [da II, n. 4 (10 febbraio 1912)] Gerente responsabile: Giuseppe Chiostergi [da II, n. 7 (23 marzo 1912)] Gerente responsabile: Antonio Pedna

Firme e collaboratori

R. Blosi, f., Oscar Spinelli, Goliardus, Oliviero Zuccarini, Giovanni Bovio, Emilio Bazzi, Ursus, La Vespa, “Berretto Frigio”, Vilfredo Pareto, Iseffo, Antonio Fratti, Pablo Hintos, F. Corsi, V.M., Edoardo Giretti, c.b., Bepi Larese, Giov. Majno, Ubaldo Comandini, Riccardo Rizzi, Carlo Bazzi, Giovanni Lucchini, Lia., G. Macaggi, Pio Viazzi, F.F., A.F., Arcangelo Ghisleri, L.F., Elam, Arrigo Saviolo, Gwynplaine, G.C., Rino Ronfini, Pippo, L’osservatore, Gaetano Scarpi, V.P., Otelma, Sereno del Sile, Mario Bergamo, Il Drago Rosso, Giovanni Ronzani, Quinzio Raparelli, L’analfabeta, Spartaco, G.B. Pirolini, Silvio Armellini, Angelo Fano, Castellano, Danton, Ausonio, G.O., d.b., Tirteo, S. Di Loreto, Ersy, nap, Il vagabondo, Ugo Zabot, Diomede Benco, Ferruccio Morosini, Flavio Pilla, Giuseppe Cester, Rodolfo Calamandrei, Giovanni Scarpa, F. Morosini, Il Pigmeo, a.b.

Profilo storico editoriale

Il programma di questo periodico coincide con quello del Partito Repubblicano Italiano, in particolare quello fissato nel Congresso Nazionale di Firenze del 27-28 maggio 1897. Come organo dei repubblicani del Veneto la pubblicazione si propone di fare a livello locale quello che sul piano nazionale fa “La Ragione” diretta da Ubaldo Comandini; dal punto di vista ideale il riferimento obbligato è Giuseppe Mazzini e, in ambito veneto, almeno Gustavo Modena, Francesco Dall’Ongaro e Alberto Mario. In questo senso numerosi saranno gli articoli di argomento storico, ad esempio dedicati al 1848-1849 veneziano ed a Garibaldi. Quando compare questo periodico all’interno della vita politica veneziana sono ancora aperte le ferite per il mancato accordo dei partiti popolari in funzione antimoderata e anticlericale, anche se ovviamente radicali, democratici e socialisti devono continuare ad essere considerati dei partiti affini. Infatti, in occasione delle elezioni supplettive del marzo 1912, i repubblicani appoggeranno il socialista Elia Musatti che tuttavia uscirà sconfitto dal moderato Pietro Orsi. Una particolare attenzione viene dunque riservata alla cronaca politica veneziana e all’attività dei repubblicani nel Veneto, anche per questo motivo sono numerose e frequenti le corrispondenze dalle province venete. Serve quindi un’educazione repubblicana e questo deve essere non solo un orizzonte ideale, ma anche pratico ed agire nella quotidianità. L’orientamento ovviamente è anche anticlericale e il giornale dedica spazio ad ogni sorta di iniziativa che si collochi in questo senso. Altro tema particolarmente caro è quello del suffragio universale in favore del quale condurrà una battaglia molto dura. In occasione della guerra di Libia la posizione è nettamente contraria, in quanto il conflitto viene visto come un’avventura monarchica e l’impresa coloniale come un inganno. Nel 1913 e 1914 viene dedicata molta attenzione a particolari aree del Veneto che si stanno segnalando come possibili roccaforti repubblicane. È il caso ad esempio di Montebelluna e del suo distretto dove sono attivi i giovani e combattivi fratelli Mario e Guido Bergamo. Rispetto allo scoppio della guerra europea la linea del periodico segue quella della Direzione politica del Partito Repubblicano che è di attesa, ma anche di condanna nei confronti dell’Austria e della Germania e della loro politica di oppressione. Si profila dunque l’appoggio alla spedizione dei volontari garibaldini in Serbia e in Francia e poi un chiaro atteggiamento interventista al fianco dell’Intesa; sull’argomento sono da segnalare gli articoli di Giovan Battista Pirolini e Oliviero Zuccarini. L’indirizzo è chiaramente quello mazziniano ed irredentista e dall’estate del 1914 fino al maggio del 1915 il tema della guerra sarà largamente dominante.

Supplementi

Un supplemento di 2 pagine al n. 6 esce il 19 marzo 1912 in occasione delle elezioni nel I° collegio.

Reperibilità

Museo Correr

Collocazione

Giorn. B 12

Consistenza

I, n. 1 (31 dicembre 1910) – II, n. 26 (14 dicembre 1912); III, n. 3 (25 gennaio 1913) – III, n. 21 (20 settembre 1913); III, n. 23 (4 ottobre 1913); III, n. 25 (11 ottobre 1913) – IV, n. 26 (27 giugno 1914); IV, n. 28 (11 luglio 1914) – V, n. 2 (9 gennaio 1915); V, n. 4 (9 febbraio 1915) – V, n. 11 (15 maggio 1915)

Conservazione

Mediocre

Compilatore

Soggetti

Parole chiave

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