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Martello (Il)

Vita periodico

1945-1955

Titolo

Il Martello

Sottotitolo

Organo dei perseguitati politici [da II, n. 6 (29 aprile 1946)] Organo dei perseguitati politici della Federazione provinciale di Venezia [da III, n. 1 (1 gennaio 1947)] Organo dei perseguitati politici

Luogo di pubblicazione

Venezia

Tipografia - Casa editrice

Gruppo editoriale Aurora editrice (Arti Grafiche Sorteni) [da n. 4 marzo 1947] Tipografia Commerciale [da n. 27 (12 settembre 1947)] Arti Grafiche Esperia [da n. 54 (13 maggio 1950)] Arti Grafiche Sorteni

Sede

Redazione, direzione e amministrazione: calle delle Bande n. 5267

Numero pagine

4

Formato

42x32 [da n. 4 marzo 1947] 50x35  [da n. 63 (11 maggio 1955)] 61,5x43

Prezzo

£. 10, a.a. £. 500, a.s. £. 240, a.t. £. 125, a.sost. £. 1.200 [da II, n. 5 (16 marzo 1946)] £. 5, a.a. £. 225, a.s. £. 120, a.t. £. 65, a.sost. £. 1.000 [da III, n. 1 (1 gennaio 1947)] £. 10, a.a. £. 500, a.s. £. 280, a.t. £. 160, a. sost. 2.000 [da n. 4 (marzo 1947)] a.a. £. 200, a.s. £. 100, a. sost. £. 500 [da n. 54 (13 maggio 1950)] £. 30 [da n. 56 (4 luglio 1952)] £. 25

Periodicità

Irregolare

Cronache locali

Si

Pubblicità

Si

Organi direttivi

Direttore responsabile: Arturo Gatto

Organi redazionali

Redattore responsabile: Gianni B. Bonacina [da I, n. 3 (11 ottobre 1945)] Non compare più

Firme e collaboratori

Arturo Gatto, Giannetto Cominelli, Lucio Vero, Trestelle, G.B. Gianquinto, Leon. B. Alberti, Quintavalle, Gino di Camillo, P.G. Zancopè, D. Bertotto, D. Varagnolo, Aldo Bergamini, Ottavio Castelli, Oldo-Tra-Bujo, Vittorio Cestelli, Ettore Eronti, Bruno Alberti

Profilo storico editoriale

“Il nostro giornale, dopo di essere l’organo ufficiale della nostra associazione, farà anche, se ne sarà il caso della mordente critica sui fatti e sulle persone di oggidì che dovrà essere basata sulla più pura e cristallina verità”, A. Gatto, Esordio, I, n. 1 (20 settembre 1945), pp. 2-3.

Lo scopo del periodico è quello di informare il pubblico sull’attività dell’Associazione perseguitati politici; al suo interno sono pubblicati articoli e editoriali di attualità politica, ma anche notizie sul teatro, la pittura e le esposizioni d’arte, cronaca e problemi cittadini, vi sono anche brevi racconti di deportati e perseguitati antifascisti, numerose rievocazioni e reportage sulla guerra partigiana. Artefice e factotum del giornale è Arturo Gatto, figura piuttosto controversa e discussa del panorama antifascista cittadino; frequenti sono le note polemiche nei confronti di altre testate antifasciste locali (“Il Giornale delle Venezie”, organo del Cln regionale e “Vento di montagna”, organo dell’Anpi) segno evidente della difficoltà di rapportarsi con la nuova classe dirigente espressione delle forze impegnate durante la lotta di liberazione. Nel n. 1 (gennaio 1947) un comunicato ai lettori ricorda che “alcuni mesi or sono fummo costretti a sospendere le pubblicazioni”. Il periodico esce con una certa regolarità fino mese di settembre 1947. Riprende ad uscire  negli anni ‘50 ed è redatto quasi interamente da Arturo Gatto. Il n. 53 (5 febbraio 1950), il primo dopo la sospensione, propone una rievocazione della fucilazione dei 7 martiri polemizzando con Tommasini allora capo cronista del “Gazzettino”. Una nota della direzione, pubblicata sul n. 56 (4 luglio 1952), ricorda che il giornale da tempo non usciva, ma oggi “gli avvenimenti politici non avessero portato di nuovo alla ribalta i criminali soverchiatori di pace e di progresso tronfiamente inaciditi e smaniosi di gettare sterco e fango sulle loro vittime”, il giornale, quindi, “ritornerà al suo campo di battaglia”, nello stesso numero l’articolo Grave pericolo: l’omosessualità, esprime preoccupazione per il fenomeno e invita la Questura a provvedere. Il giornale continua ad occuparsi anche di attualità cittadina e di politica amministrativa, con un discreto spazio dedicato sempre sulle vicende della Resistenza. Continuano tuttavia le polemiche, in particolare nei confronti di altri autorevoli esponenti antifascisti veneziani, come Armando Gavagnin il cui volume Una lettera al re viene stroncato nella recensione La Resistenza non è il suo forte… pubblicata sul n. 57 (20 dicembre 1952). Sul n. 58 (13 marzo 1953) in prima pagina è pubblicato un articolo commemorativo di Arturo Gatto, Per Guido Bergamo e per tutti i radiolesi d’Italia; nello stesso numero vi è anche un necrologio fortemente positivo per la morte di Stalin. Nel n. 61 (22 aprile 1954) vi è un ricordo del decennale della Resistenza e all’interno, profili di Attilio Spina, Igino Borin, Tito De Filippi tutti membri scomparsi dell’Associazione. Il n. 62 (30 dicembre 1954) è quasi interamente dedicato alla polemica con le l’amministrazione comunale per l’assegnazione dei contributi alle associazioni dei reduci e partigiane e il mancato riconoscimento dell’associazione presieduta da Gatto; la polemica riprenderà nel numero successivo (n. 63, 11 maggio 1955) dove sono ricordate le vicende dell’Associazione dei perseguitati politici e i difficili rapporti con l’Anppia a livello nazionale e locale (in particolare con Gavagnin e Linassi) con la quale si apre un duro contenzioso anche per la restituzione di alcuni beni, Gatto negherà qualsiasi legittimità all’Anppia rivendicando la primogenitura dell’associazione (cfr. Poveri illusi), la sensazione è quella di un progressivo isolamento di Gatto e della sua associazione nel tessuto politico e sociale cittadino.

Annotazioni

Il numero del 4 marzo 1947 è sprovvisto di numerazione e l’annata è segnalata come II, anziché III, anche nel numero 27 del 12 settembre 1947, poi l’annata, in numero romano, non compare più. Dalla ripresa delle pubblicazioni la numerazione dei fascicoli diventa progressiva ed, inspiegabilmente, inizia dal numero 53 senza nessuna indicazione della periodicità. Dal n. 56 56 (4 luglio 1952) sotto il titolo tra parentesi compare la scritta “Indipendente”. Sul settimanale “Minosse”, VII, n. 2 (8 gennaio 1955), viene riportata la notizia dell’uscita del periodico con cadenza annuale, diretto sempre da Arturo Gatto.

Reperibilità

Biblioteca Nazionale Marciana; Museo Correr; Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della Società contemporanea

Collocazione

Bnm: Giorn. 143 e PER.DDS. 174 (anni 1950-1955)

Mc: Giorn. B 11/d

Iveser: Fondo Turcato e Fondo Vittime del fascismo

Consistenza

Bnm: I, n. 1 (20 settembre 1945) – I, n. 8 (29 dicembre 1945); II, n. 1 (5 gennaio 1946) – II, n. 6 (29 aprile 1946); III, n. 1 (1 gennaio 1947); II [III], 4 marzo 1947; II [III], n. 27 (12 settembre 1947); n. 53 (5 febbraio 1950) – n. 54 (13 maggio 1950); n. 56 (4 luglio 1952) – n. 63 (11 maggio 1955)
Mc: I, n. 1 (20 settembre 1945) – II, n. 1 (5 gennaio 1946); II, n. 4 (23 febbraio 1946) – II, n. 6 (29 aprile 1946)
Iveser: n. 59 (2 giugno 1953) e vittime del fascismo da aggiornare

Conservazione

Bnm: fino al 1947 mediocre-pessima, dal 1953 buona

Compilatore

Extra

Soggetti

Parole chiave

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