Giovani domani

Vita periodico

1960-1963

Titolo

Giovani domani

Sottotitolo

Mensile di cultura, attualità [da IV, n. 3 (novembre 1963)] Periodico di cultura - attività politica

Luogo di pubblicazione

Venezia

Tipografia - Casa editrice

Istituto Tipografico Editoriale

Sede

Amministrazione e redazione: S. Silvestro 1103

Numero pagine

8

Formato

34,5x24,7

Prezzo

£. 60 [da IV, n. 3 (novembre 1963)] £. 50, a.a. £. 600, a.s. £. 300, a. sost. da £. 1.000 in su

Periodicità

Mensile

Pubblicità

Si

Organi direttivi

Direttore responsabile: Renato Carcanella

Firme e collaboratori

Renato Carcanella, Giuseppe Tasca, Roberto Carcanella

Profilo storico editoriale

Il periodico, fin dal titolo, si propone di rivolgersi ad un pubblico giovanile occupandosi prevalentemente di argomenti culturali (articolati in diverse rubriche di critica teatrale, d’arte, letteraria), facendosi promotore anche di concorsi di poesia e narrativa. Alcuni interventi suggeriscono una linea politico-editoriale sensibile e vicina alla cultura cattolica conservatrice, ad esempio G. Tasca, George Bernanos questo sconosciuto, IV, n. 2 (agosto 1963), e Idem, Avete mai letto Bainville, IV, n. 3 (novembre 1963), la cui opera è consigliata perché “in questa epoca di sovversione e sfaldamento di tutti i valori il cui rispetto è indispensabile per il mantenimento di una società nazionale, non v’è più a di salutare che una lettura di Jacques Bainville”. Il giornale si fa promotore dell’unificazione europea e proprio nell’intervento a firma di R. Carcanella e G. Tasca, L’Europa nel pensiero, IV, n. 2 (agosto 1963), si coglie con maggior precisione l’orientamento della pubblicazione: “troppo si è detto e si dice sulla cultura di sinistra, troppo si parla dei cosiddetti «intellettuali» di sinistra, ma esiste sostanzialmente anche una cultura di destra, con una sua forza, con un suo orizzonte e che si è dimostrata capace di creare, in tal senso una tradizione letteraria e filosofica” (liberalismo-progressista, conservatore). L’editoriale Vajont – pubblicato sul IV, n. 3 (novembre 1963) – più che denunciare le responsabilità della Sade, insiste sulla pietà cristiana e sull’ineluttabilità della tragedia frutto di “forze oscure che hanno causato la frana del Toc, ed è assurdo che proprio in questi momenti quando più che mai si grida alla comprensione gli stessi apostoli di questa carità cristiana speculino su azzardate ipotesi anacronistiche e rivoluzionarie”.

Reperibilità

Biblioteca Nazionale Marciana

Collocazione

PER.DDS. 0119. 11

Consistenza

IV, n. 2 (agosto 1963) – IV, n. 3 (novembre 1963)

Conservazione

Buona

Compilatore

Soggetti

Parole chiave

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