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Gazzetta di Ca’ Foscari (La)

Vita periodico

1946-1968

Titolo

La Gazzetta di Ca’ Foscari [da numero speciale (settembre 1964)] Ca’ Foscari oggi

Sottotitolo

[da anno accademico 1946-’47, n. 8 (30 settembre 1946)] Organo cafoscarino indipendente [da anno accademico 1946-’47, n. 11-12 (11 e 26 novembre 1946)] Organo degli universitari di Venezia [da III, n.s., n. 2 (15 giugno 1950)] Quindicinale universitario [da VI, n.s., n. 5-6 (30 marzo 1951)] Mensile universitario di cultura e informazione [da VII, n. 1 (maggio 1954)] Foglio universitario di cultura e informazione [da IX, n. 1 (1 marzo 1956)] Periodico goliardico (solo IX, n. 1) [da n. 1 (marzo 1959)] Pubblicazione trimestrale a cura del Dogadum Cafoscarinum o.r. Venezia [dal 1964] Cronache di attualità universitaria [da numero speciale (settembre 1964)] Periodico informativo quindicinale [da I, n. 2 (aprile-maggio 1968)] Periodico mensile

Motto

“dai che xe vita” [solo in IX, n. 1 (1 marzo 1956)]

Luogo di pubblicazione

Venezia

Tipografia - Casa editrice

Stamperia già Zanetti [da anno accademico 1946-’47, n. 8 (30 settembre 1946)] Tipografia Commerciale [da anno accademico 1946-’47, n. 11-12 (11 e 26 novembre 1946)] Tipografia Sartori [da III, n.s., n. 2 (15 giugno 1950)] Industrie Grafiche Editoriali [da VI, n.s., n. 7 (20 settembre 1951)] Industrie Grafiche Editoriali Giuriola [da n.s., n. 9 (10 aprile 1952)] Industrie Grafiche Editoriali  F. Garzia [da VII, n. 1 (maggio 1954)] Stab. Zinco-Tip. S. Marco [da n. 1 (marzo 1959)] Tip. A Vidotti [da n. 1 (febbraio 1960)] Zinc. Tip. S. Marco [da n. 1 (marzo 1962)] Tip. Commerciale [da maggio 1964] Stabilimento Tipografico A. Vidotti [da dicembre 1965] Tipografia Commerciale

Sede

Direzione, redazione e amministrazione: calle Larga Foscari n. 3861 [da settembre 1964] Direzione, redazione e amministrazione: presso Dogadum, Dorsoduro n. 3242

Numero pagine

Prevalentemente 4 (a volte 2, 8, 6, 24)

Formato

49,5x33,5 [da III, n.s., n. 2 ((15 giugno 1950)] 50x35 [da VII, n. 1 (maggio 1954)] 58x42 [da IX, n. 1 (1 marzo 1956)] 34x25,5 [da n. unico (marzo 1957)]  49x34,3 [da numero speciale (settembre 1964)] 31,5x21,5 [da n. 2 (maggio 1959)] 24,5x17 [da maggio 1964] 34,5x25

Prezzo

£. 15, a.o. £. 300, a. amico £. 500, a. incoraggiat. £. 1.000, a. sost. £. 5.000 [da III, n.s., n. 2 ((15 giugno 1950)] £. 25, a.o. £. 350, a. incoraggiat. £. 1.000, a. sost. £. 5.000 [da III, n.s., n. 3 (20 luglio 1950)] £. 30 [da VI, n.s., n. 7 (20 settembre 1951)] a.a. £. 300, a. sost. £. 500

Periodicità

Quindicinale (irregolare) [da III, n.s., n. 2 (15 giugno 1950)] Mensile (irregolare)

Pubblicità

Si

Organi direttivi

Direttore responsabile: Vittorio Cecchini [da III, n.s., n. 2 (15 giugno 1950)] Direttore responsabile: Italo Battaglia [da VIII, n. 2 (31 marzo 1955)] Direttore responsabile: Guido Ziffer [IX, n. 1 (1 marzo 1956)] Direttore responsabile: Del Ponte [da n. unico (marzo 1957)] Direttore: Sergio Perosa; responsabile: Gianfranco Vistosi [da n. unico (dicembre 1957)] Responsabile: Gianfanco Vistosi [da n. 1 (marzo 1959)] Direttore responsabile: Gianni Vidotti [da n. 1 (febbraio 1960)] Direttore responsabile: Marino Cortese [da n. 3 (novembre 1960)] Direttore: Giuliano Segre; direttore responsabile: Marino Cortese [da n. 1 (marzo 1962)] Direttori: Carlo Sartorelli, Giacomo Pizzi; responsabile: Marino Cortese [da n. 1 (marzo 1963)] Direttori: Gaia Bernardi, Ermanno Ferriani; responsabile: Bepi Saggin [da maggio 1964] Direttori: Gaia Bernardi, Ermanno Ferriani; direttore responsabile: Marino Cortese [da dicembre 1965] Direttore: Marco Favini; direttore responsabile: Marino Cortese [da I, n. 2 (aprile-maggio 1968)] Direttore responsabile: Marino Cortese [da I, n. 3 [giugno 1968] Direttore responsabile: Marino Cortese in attesa di perfezionamento della pratica per la sua sostituzione

Organi redazionali

[da anno accademico 1946-’47, n. 13-14 (6 e 21 dicembre 1946)] Redattori: Gino Rizzo, Walter Urbani [da III, n.s., n. 2 (15 giugno 1950)] Redattore capo: Mario Lucchesi [da VII, n. 1 (maggio 1954)] Redattore capo: Dario Recagno; segretaria di redazione: Bibi Albertini [da VIII, n. 1 (1 febbraio 1955)] Redazione: Sergio Perosa, Goffredo Zappa [da IX, n. 1 (1 marzo 1956)] Redattore: Oliemans; redattore occupatissimo: De Maria; redattore sfaticato: Semeraro [da n. unico (marzo 1957)] Redattori: M. Astrologo, L. De Maria, F. Miani [da n. unico (dicembre 1957)] Redattori: L. De Maria, F. Miani

Firme e collaboratori

Gino Luzzatto, Pang di Val [Angelo Pancotto], Il Mugik, Gimmi, Musicus, Minosse, Prinx [Luciano Carraro], El Papà [Edoardo Boccato], Italo Siciliano, Gianni Doro, Franco G., Paolo Budini, Arturo Pompeati, Nomade, Anonimus, Smeraldo Calosso, Alfonso de Pietri-Tonelli, C. Vandelli, A.F. Pessina, G. Pradella, Giuseppe Ricci, Gina Cicutto, Luigi Varvaro-Cutrera, Gino Rizzo, Celso Gusso, Gianni Zennaro, Giovanna Bemporad, Nicola Ivanoff, Franca Villani, Samuele Fusco, Walter Urbani, Franco Zardo, G. Tortora, Angelo Mustillo, Paul Claudel, Dionisio Gardini, Rina Macrelli, Giorgio De Chirico, Ubaldo Scklimann, Giuseppe M. Pilo, Gino Allegri, Rico Iannotta, Milena Rizzo, Giorgio Gaioni, Gianni Gori, Roberto Boccardi, Lodovico Mamprin, Bianca Strina, Nino Vascon, Mario Lucchesi, Francesco Corradini, Italo Battaglia, Luigi Sartori, Giuliano Adonai, Pacini Fiorello, Lucio Malfi, Rosatina Santirocco, Luigi Giliberto, Sergio Perosa, Guido Ziffer, Bingo, Giorgio Martinis, Mario Sartor, Franco Mantovani, Giovanni Poli, Goffredo Zappa, Enrico Buda, Lopy Paganuzzi, Alda Monico, Dora Levi, Franco Gaeta, Sergio Giardini, Giulio Chiarugi, Paolo Ungari, Giampaolo Vallot, Willem Oliemans, Umberto Troni, Renzo Bianchi, Luciano De Maria, Gianni Vidotti, Roberto Fiorentini, Enrico Miani, Umberto Frigo, Marino Cortese, Agostina Zannoni, Gianni De Cesare, Nicki Candiello, Edda Capodivacca, Renzo Sovelli, Antonio Cremonese, Eugenio Pino, Piero Lazzarini, Marina Mauro, Agostina Zanoni, Paolo Lenarda, Giacomo Pizzi, Giorgio Previti, Carlo Sartorelli, Ulderico Bernardi, Annarosa Scrittori, Paolo Casella, Paulette Codutti, Maria Vittoria Lorenzoni, Carlo Digilio, l’osservatore non romano, Ermanno Ferriani, Eracleo Delrio, Francesco Veronese, Piero Da Gubbio, Paolo Biffis, Giuliano Segre, Roberto Lepscky, Roberto Pertile, M. Costantini, Lucio Sponza, Giuliano Petrovich, Marco Favini, Sandro Zen, Lamberto Dondio

Profilo storico editoriale

“Fiocco bianco, a Ca’ Foscari. Oggi, dopo lungo travaglio, il suo corriere viene alla luce, rinfrancando i benevoli, che già sudavano freddo, e scornando i malevoli, che già schizzavano fiele. E’ un rampollo onesto, legittimo, anche se la madre ha un nome allegro, Goliardia, e il padre un nome generico, Mecenatismo. Il suo primo vagito, benché latino, significa una sola ambizione: riunirvi, divertirvi e istruirvi, diecimila colleghi d’Italia, iscritti a questo Ateneo”, cfr. Ave!, I, n. 1 (1° aprile 1946), p. 1.
Il periodico è una rivista studentesca a forti tinte goliardiche che si propone di informare sulle attività del Dogadum Cafoscarinum e, più in generale, sulla vita universitaria pubblicando notizie di carattere didattico (programmi di corsi, calendario degli esami, legislazione e normativa, vendita dispense), articoli su cinema, musica, letteratura, recensione di libri, vignette. Sul n. 2-3 (16 aprile – 1° maggio 1946), pp. 3-4, è pubblicato il discorso di Joseph John Marus (Candidus) tenuto a Ca’ Foscari il 7 aprile 1946. Nel n. 4 (16 maggio 1946), p. 1, l’articolo di A. Pompeati, E D’Annunzio?, difende la figura del poeta (“il problema sta nel liberarsi non da D’Annunzio, ma dal dannunzianesimo”). L’indirizzo politico del periodico sembra delinearsi con più chiarezza sul n. 7 (11 luglio 1946) con la pubblicazione in prima pagina dell’editoriale Fiume, firmato da “Gli esuli fiumani”, che ricorda la ferocia dell’occupazione iugoslava, e un Appello lanciato dagli studenti lituani agli univer. del mondo libero contro l’occupazione sovietica, la scritta “Viva i fratelli istriani e dalmati! Viva Trieste! Viva l’Italia!” taglia in due la seconda e la terza pagina. Nel successivo n. 9 (16 ottobre 1946) un intervento di G. Ricci, A quando la democrazia?, p. 1, esprime delle forti critiche sull’attività del Fronte della Gioventù (organizzazione giovanile antifascista) e il suo orientamento politico. Il n. 10 (21 ottobre 1946) è un’edizione straordinaria dedicata alle elezioni dell’associazione. L’editoriale Parole ai lettori, pubblicato sul n. 18-19 (6 e 21 gennaio 1947), comunica che il periodico cessa le sue pubblicazioni, augurandosi che “altri continuino la nostra fatica, facciano molto meglio di noi e possano avere maggiori mezzi a disposizione”, nell’ultima pagina un trafiletto specifica che il giornale “d’ora in avanti uscirà quando e se potrà, allorché i mezzi finanziari lo permetteranno”. Le pubblicazioni riprendono nel 1950 con una nuova serie che si caratterizza per una maggiore attenzione ai contenuti di carattere culturale (arte, pittura, musica, racconti, poesie, cinema, teatro), mentre diminuiscono le notizie e i riferimenti alla vita universitaria, qualcosa resta in merito all’attività del Dogadum Cafoscarinum. Dal 1951 si avverte un più sensibile interesse per le informazioni di “servizio” (appelli degli esami, diritto allo studio, notiziario, norme per le prove d’esame) e di attualità universitaria, sebbene l’interesse principale resti ancora quello di natura culturale. Sul n. 9 (10 aprile 1951) Gino Luzzatto traccia un profilo di Agostino Lanzillo scomparso il 3 marzo, nello stesso numero una lettera aperta di Italo Battaglia al ministro della Pubblica Istruzione Trieste… passione d’Italia, auspica e sollecita un intervento sulla questione del capoluogo giuliano. Dal 1954 cambia il formato, più simile ad un quotidiano, e aumentano gli approfondimenti sulla vita universitaria e il ruolo degli studenti, cfr., ad esempio, L. Malfi, Democrazia universitaria, VII, n. 1 (maggio 1954). Sul n. 2 (31 marzo 1955) della nuova serie, un intervento di Guido Ziffer ripercorre la storia del giornale sottolineando che la “funzione di un foglio universitario è certamente il presentare i problemi universitari esistenti, cercare e facilitarne la soluzione mediante la libera collaborazione aperta a tutti suoi lettori e, ove ciò non bastasse, è suo compito il sollevarne di nuovi”. Tra la fine del 1955 il 1956 scoppia una “crisi” che vede un radicale mutamento degli organi direttivi e redazionali – polemicamente definiti “pochi messia intenzionati a formare la loro coscienza” – e della linea editoriale del periodico (oltreché il formato e la grafica di copertina): “noi non vogliamo che la nostra Università diventi una palestra per politicanti”, Stock 84, La “crisi”. L’impostazione cambia nuovamente nel 1957, riflettendo puntualmente i cambiamenti elettorali degli organi direttivi del Dogadum, di cui il giornale continua ad essere espressione. Dal 1959 il periodico muta indirizzo editoriale dedicando maggior spazio e attenzione alle problematiche legate al mondo universitario, promuovendo dibattiti sulle questioni più sentite come il funzionamento della mensa e della biblioteca, informazioni di servizio, attività degli studenti e delle associazioni universitarie. Sul n. 1 (marzo 1962) si sottolinea che era “particolarmente sentita l’esigenza del rinnovamento del suo contenuto” e quindi che si è cercato di “uscire da una ristretta visuale cronachistica per allargare il dibattito, non solo alle questioni strettamente interessanti Cà [sic!] Foscari, ma anche a problemi di più vasta portata, e ciò per cercare di reagire ad un provincialismo settoriale ed interessare i cafoscarini alle questioni più dibattute del momento attinenti sempre al campo universitario”, ricordando inoltre che il compito è facilitato dalla pubblicazione, a cura del Dogadum, di “Ca’ Foscari Oggi” “che ha carattere di bollettino di informazione e quindi allevia alla Gazzetta il compito dell’informazione periodica”. Dal maggio 1964, cambia nuovamente il formato, e si avverte una maggiore sensibilità per le problematiche studentesche (anche di natura politica e sociale). Nel 1964, con il mutamento del titolo, esce un numero speciale: il giornale è sempre espressione del Dogadum Cafoscarinum, Organismo rappresentativo degli studenti universitari, e si propone essenzialmente di informare gli studenti sul calendario degli esami, iniziative in favore degli studenti, forme di assistenza dell’Opera universitaria e “facilitarvi e rendervi meno complicata la parte burocratica della scuola”, cfr. E. Ferriani, Lettera aperta del Doge. Dalla fine del 1967, e soprattutto durante il 1968, la linea editoriale del periodico cambia radicalmente, (“Questo giornale nasce dalla necessità di informare i cafoscarini sugli ultimi avvenimenti e di chiarire le premesse ed i motivi delle OCCUPAZIONI. OCCUPAZIONE che è contestazione, ma che è valida quando tutti i componenti, cioè tutti coloro che sono oggetto e soggetto di una Università, si rendono conto di determinate carenze, assumendo una posizione critica; e contestano il sistema, non solo quello scolastico. Ma la contestazione ha bisogno di mezzi e l’OCCUPAZIONE è uno di questi”, si legge in un editoriale nel dicembre 1967), siamo in piena contestazione studentesca e il giornale registra le fasi della lotta proponendo alcune linee di azione (cfr. La gestione della rivoluzione. Temi e ipotesi di lotta, n. 2, 1968), insistendo sulle nuove forme didattiche e le proposte di lavoro sperimentate durante le varie fasi dell’occupazione di Ca’ Foscari. Anche il numero successivo si caratterizza per un dichiarato impegno di carattere politico: “questo giornale vuole essere uno strumento di collegamento e crescita politica tra gli studenti di Ca’ Foscari”, auspicando fortemente l’incontro tra studenti e operai e informando anche sulla situazione politica internazionale (Grecia, repressione gollista in Francia). Il “sessantotto” ormai è iniziato…

Supplementi

Il 16 settembre 1946, a cura della Libera unione goliardica Dogadum cafoscarinum Venetiae, esce un “Bollettino speciale” in occasione  del referendum indetto dall’Associazione per le modifiche da apportare allo statuto, con diverso formato (25x17,3).

Annotazioni

La numerazione dei fascicoli è progressiva nel tempo. Luciano Carraro figura come direttore amministrativo solo nel n. 2-3 (16 aprile – 1° maggio 1946). Dal n. 8 della nuova serie viene abbandonata la numerazione delle annate. Dal VIII, n. 2 (31 marzo 1955) nelle note tipografico editoriali si ricorda che il foglio è l’organo ufficiale dell’Organismo Rappresentativo unione Goliardica Dogadum Cafoscarinum, e viene inviato a tutti gli studenti iscritti a Ca’ Foscari, ai professori, agli assistenti e al corpo amministrativo. Dal 1961 al 1962 esce un solo numero. Il numero di maggio 1964 esce come supplemento al n. 3 di “Ca’ Foscari Oggi. Periodico informativo quindicinale di Ca’ Foscari” Il numero senza nessuna indicazione di data porta, oltre al sottotitolo, “Cronache di attualità universitaria a cura del Dogadum Cafoscarinum”.

Reperibilità

Biblioteca Nazionale Marciana; Biblioteca Querini Stampalia; Università Ca’ Foscari - Fondo storico

Collocazione

Bqs: Per. A 13

Bnm: Giorn. 115

Caf: P.U. 541/11

Consistenza

Bnm: I, n. 1 (1° aprile 1946) – anno accademico 1946-’47, n. 18-19 (6 e 21 gennaio 1947); III, n.s., n. 2 (15 giugno 1950) – n. 10 (25 agosto 1952); VII, n. 1 (maggio 1954); VIII, n. 1 (1 febbraio 1955) – VIII, n. 4 (15 luglio 1955); IX, n. 1 (1 marzo 1956); n. unico (marzo 1957); n. unico (dicembre 1957); n. 1 (marzo 1959) – n. 1 (marzo 1962); n. 1 (marzo 1963); maggio 1964; numero speciale (settembre 1964); dicembre 1965; numero senza nessuna indicazione di data [12-16 dicembre 1967]; I, n. 2 (aprile-maggio 1968) – I, n. 3 [giugno 1968]
Bqs: I, n. 1 (1° aprile 1946) – anno accademico 1946-’47, n. 18-19 (6 e 21 gennaio 1947)
Caf: fascicolo speciale 16 settembre 1946

Conservazione

Buona

Compilatore

Extra

 

Soggetti

Parole chiave

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