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Corriere della Venezia

Vita periodico

1866-1868

Titolo

Corriere della Venezia

Sottotitolo

[da III, n. 32 (1 febbraio 1868)] Giornale politico-quotidiano

Luogo di pubblicazione

Venezia

Tipografia - Casa editrice

Coi tipi del Giornale [da III, n. 98 (8 aprile 1868)] Tipografia Giornalistica di Ripamonti e Ottolini

Sede

Ufficio centrale giornale: Salizzada S. Lio n. 5817, 5818, 5819; Ufficio Succursale, Ponte delle Guglie, Fondamenta della Pescheria [da III, n. 98 (8 aprile 1868)] Redazione, amministrazione: calle Lunga Santa Maria Formosa, n. 5176

Numero pagine

4 (5 colonne)

Formato

51,5x36

Prezzo

Cent. 5 (fuori Venezia cent. 7; a.t. Venezia all’Ufficio del Giornale It. £. 3,60; a.t. Venezia domicilio: £. 4,50; a.t Provincie del Regno: £. 6. [da III, n. 98 (8 aprile 1868)] Cent. 5 (fuori Venezia cent. 8, arretrato cent. 10), a.a. cent. £. 14,40 (a Venezia in agenzia) £. 18 (a Venezia a domicilio), £. 24 (franco per tutto il Regno d’Italia), £. 30 (Stato Pontificio), £. 38 (Istria, Trieste, Gorizia e Trentino), £. 46 (Francia, Austria, Egitto), a.s. £. 7,20 (a Venezia in agenzia) £. 9 (a Venezia a domicilio), £. 12,18 (franco per tutto il Regno d’Italia), £. 15 (Stato Pontificio), £. 19 (Istria, Trieste, Gorizia e Trentino), £. 23 (Francia, Austria, Egitto), a.t. £. 3,60 (a Venezia in agenzia) £. 4,50 (a Venezia a domicilio), £. 6 (franco per tutto il Regno d’Italia), £. 7,50 (Stato Pontificio), £. 9,50 (Istria, Trieste, Gorizia e Trentino), £. 11,50 (Francia, Austria, Egitto)

Periodicità

Quotidiana

Cronache locali

Si

Organi direttivi

Direttori: L. Fortis, E. Arbib; gerente responsabile [da III,  n. 15 (15 gennaio 1868)] Antonio Longega [da II, n. 22 (22 gennaio 1867)] Costante Costantini [da II, n. 282 (9 ottobre 1867)] Antonio Longega

Firme e collaboratori

Luigi Fichert

Profilo storico editoriale

“Nell’imprendere oggi, con altra direzione ed altra opera di collaboratori, sebbene con intendimenti politici non opposti, la pubblicazione di questo giornale, ci è debito esprimere francamente quali vogliamo essere (…). Noi ci preoccupiamo innanzitutto, a dir netto e breve, delle infelici condizioni in cui versa l’ordinamento dello Stato. E però, né vogliosi di esagerarci il male, ma nemmeno inchinevoli al pigro ottimismo di chi se nasconde, ci proponiamo di contribuire del nostro meglio a che ogni studio della nazione sia rivolto assiduamente a porvi riparo. In ciò facciamo voti, che tutti, a qualunque partito politico essi appartengano, portino il soccorso del loro ingegno e il frutto della loro esperienza. Urge ricomporre le finanze, ristabilire il credito, regolare le amministrazioni, provvedere alla potenza e alla sicurezza dello Stato; urge moltiplicare gl’istituti, per cui si diffondono il benessere e la coltura, e animare le industrie e aprire tutte le fonti della ricchezza nazionale. A questo gran fine, a cui debbono cospirare e lunghi e faticosi adopra menti, occorre, indispensabilmente, non meno un governo forte che il rassodamento degli ordini liberali. (…) Ma con quello stesso sentimento, con cui auguriamo all’Italia stabilità e potenza di governo, propugniamo la causa della libertà, che sveglia tutti gli elementi di vita, e strugge ciò che ci valse la schiavitù di tanti secoli e ci lasciò poi immatura com’è la nostra educazione politica (…). Il partito liberale deve riprendere tutta la gagliardia d’e suoi convincimenti, e nuova lena di vita operosa. (…) Salvii i supremi principii di libertà e di nazionalità, a cui dobbiamo il nostro risorgimento, a noi corre obbligo di prendere consiglio unicamente dai profitti nostri, da calcoli italiani. Per quello che si attiene agl’interessi delle provincie venete, noi divisiamo di farcene gl’interpreti, e perciò di raccoglierne, quanto più è possibile, l’espressione. Non è che cediamo in questo ad alcuna vieta idea di regionalismo (…). Qui dove più recenti sono le luttuose memorie del dominio straniero, e più davvicino ci suonano le aspirazioni di famiglie italiane ancora disgiunte dalla comune patria e cui voce è sì nota al cuore di Venezia, è più sacro il debito di  onorare la mutata fortuna collo splendore delle civili riforme, colle virtù della libertà (…), La Direzione, Editoriale di presentazione, III, n. 32 (1 febbraio 1868).
Il quotidiano si interessa di cronaca politica nazionale e corrispondenze internazionale, questioni economiche e commerciali, cronaca cittadina (con velate critiche alla amministrazione comunale), cultura e spettacoli. In quasi tutti i numeri de “Il Corriere della Venezia” viene riproposta la stessa impostazione editoriale, divisa in sezioni di dimensioni variabili, generalmente si apre con un resoconto della giornata in alcune delle principali istituzioni politiche nazionali e/o locali (Parlamento italiano, Camera dei Deputati, Consiglio comunale di Venezia). Spesso la prima parte del giornale è dedicata alla pubblicazione della corrispondenza del corpo diplomatico italiano all’estero, specialmente dell’ambasciatore a Vienna o a Parigi, segue una sezione intitolata Italia, una breve raccolta di notizie pubblicate nei diversi giornali italiani. La sezione successiva, Estero, rispecchia l’impostazione della precedente ma le notizie riassunte sono state tratte da giornali esteri quali “Libertè”, “New York Times”, “The Times”, “La France”. La sezione Cronaca Cittadina include una rassegna teatrale (con commenti critici sulle opere rappresentate in città), gli incidenti della giornata riferiti dalla Questura e altri eventi della vita veneziana. La sezione Ultime Notizie raccoglie nuovamente una serie di brevi articoli tratti dai giornali nazionali (”Gazzetta di Torino”, “Corriere Italiano”, “Nuovo Diritto”, ecc.) o stranieri, con notizie pubblicate nella “Gazzetta Ufficiale”. L’ultima sezione, Dispacci elettrici (firmata dall’Agenzia Stefani) è composta da brevissime notizie provenienti dalle principali capitali del continente europeo ed alcune extraeuropee.

Annotazioni

Il giornale ha due edizioni: una mattutina e una serale. Per gli abbonati fuori di Venezia l’amministrazione comunica che il giornale stampa nel corso della notte un’apposita edizione, la quale parte col primo treno ferroviario, e porta il sunto delle discussioni avvenute nel giorno innanzi nei due rami del Parlamento, per modo che il “Corriere della Venezia” può offrirlo prima di ogni altro giornale, ai lettori delle Provincie Venete. La quarta pagina è interamente occupata da inserzioni pubblicitarie, in particolare di unguenti, pillole, creme, sciroppi per la cura di malattie della pelle, respiratorie, nervose, sessuali, ecc. Alcuni di questi prodotti sono in vendita presso l’ufficio inserzione del “Corriere della Venezia”. Dal n. 20 il formato cambia in 43 cm.

Dovrebbe figurare nell’elenco dei periodici dell’Ivsla, comunque figura nei giornali donati all’Istituto vedi “Atti dell’Istituto” (1867-1868) pp. 180, 432, 784, 838; (1866-1867), p. 1198 (elenco delle opere periodiche che trovansi nella stanza di lettura del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti).

Reperibilità

Museo Correr; Biblioteca Querini Stampalia; Archivio Storico Comunale; Biblioteca Civica - Padova

Collocazione

Bqs: Per. E 33
Mc: Giorn. B 16
BcPd: BP.996/4

Consistenza

Bqs: III, n. 98 (8 aprile 1868)
Mc: II, n. 1 (16 gennaio 1867, ed. della sera) – II, n. 5 (5 gennaio 1867, ed. della sera); II, n. 8 (8 gennaio 1867, ed. della sera) – II n. 2 (12 gennaio 1867, ed. della sera); II, n. 15 (16 gennaio 1867, ed. della mattina) – II, n. 16 (16 gennaio 1867, ed. della sera); II, n. 18 (18 gennaio 1867, ed. della sera); II, n. 22 (22 gennaio 1867, ed. della sera) – II, n. 27 (27 gennaio 1867, ed. della sera); II, n. 28 (29 gennaio 1867, ed. della mattina); II, n. 30 (30 gennaio 1867, ed. della sera) – II, n. 39 (9 febbraio 1867, ed. della sera); II, n. 282 (9 ottobre 1867); III, n. 8 (8 gennaio 1868); III, n. 10 (10 gennaio 1868) – III, n. 45 (13 febbraio 1868); III, n. 45 [corretto a penna n. 46] (15 febbraio 1868) – III, n. 50 [corretto a penna 49] (19 febbraio 1868); III, n. 51 [corretto a penna n. 50] (20 febbraio 1868) – III, n. 65 ( 5 marzo 1868); III, n. 65 [corretto a penna nera 66] (6 marzo 1868) – III, n. 66 [corretto a penna nera 67] (7 marzo 1868); III, n. 68 (8 marzo 1868) – III, n. 84 [corretto a penna nera 83] (24 marzo 1868); III, s.n. [scritto a penna nera n. 84] (25 marzo 1868); III, n. 85 (26 marzo 1868) – III, n. 89 (30 marzo 1868)
BcPd: I, n. 1 (1866) –

Conservazione

Buona

Compilatore

Vedi

Soggetti

Parole chiave

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