Vita periodico
1945-1996
Titolo
Agricoltura Veneziana
Sottotitolo
Quindicinale dell’Associazione tra gli Agricoltori della Provincia di Venezia [da VII, n. 6 (16-31 marzo 1952)] Quindicinale dell’Unione tra gli Agricoltori della Provincia di Venezia [da XVI, n. 1 (1-15 gennaio 1961) ma controlla prima] Quindicinale dell’Unione provinciale degli Agricoltori di Venezia [da XVII, n. 17-18 (1-30 settembre 1962)] Quindicinale dell’Unione provinciale Agricoltori
Luogo di pubblicazione
Venezia
Tipografia - Casa editrice
F. & C.S.A. [da II, n. 9 (1-15 maggio 1946)] Tipografia del Gazzettino [da VII, n. 2 (16-31 gennaio 1952)] Stab. Zinc.-Tip. S. Marco [da XVII, n. 17-18 (1-30 settembre 1962)] Arti Grafiche Gasparoni
Sede
Direzione, redazione e amministrazione: Palazzo Giovannelli, S. Fosca 2292 [da XVI, n. 19 (1-15 ottobre 1961)] Direzione, redazione e amministrazione: S. Croce, fondamenta Tolentini, c.p. 503
Numero pagine
Varie (2 o 4)
Formato
44x31 [da II, n. 9 (1-15 maggio 1946)] 59x42 [da VII, n. 2 (16-31 gennaio 1952)] 44,5x31
Prezzo
£. 8, a.a. £. 200 (gratuito ai soci dell’Associazione) [da IV, n. 7 (1-15 aprile 1948)] £. 25, a.a. £. 500 [da VI, n. 1 (1-15 gennaio 1949)] Gratuito ai soci dell’Associazione
Periodicità
Quindicinale
Cronache locali
Si
Pubblicità
Si
Organi direttivi
Direttore responsabile: Enzo Saggioro [da III, n. 21 (1-15 novembre 1947)] Redattore responsabile: Giacomo Vistoli [da IV, n. 12-13 (16-15 luglio 1948)] Direttore responsabile: Giacomo Vistoli
Firme e collaboratori
Antonio Levada, Domenico Ferron, Fernando De Marzi, Alberto Donini, Luigi Mazzonis, Attilio Sansoni, Giovanni Pellegrini, G.B. Scarpa, Fernando Pagani, C. Vanzetti, Muzio Salce, B. Lauri, Vittorio Ciarrocca, Aurelia Gruber-Benco, Nino Asti, Cirillo Maliani, Emilio Cigana, Guglielmo Magnani, Rino Bontempini, A. Calzecchi Onesti, Mario Casara, Paolo E. Bocci, Silvio Zami, Paolo Albertario, Enzo Saggioro, Ugo Mozzi, Alessandro Ubertone, Eliseo Jandolo, Mario Violante, Giorgio Pellegrini, A. Toffoletto, Argeo Cergnar, Arnaldo Gualazzi, Angelo Valenti, Domenico Bellocchio, O. Marchetti, Antonio Smania, Pietro Leoni, Antonino Fazio, Carlo Rossi Leidi, Antonio Siviero, Osvaldo De Zuliani, Memi De’ Sartori, A. Sirri, O.F. Fogato, Achille Anceschi, Costante Bortolotto, Arnaldo Santini, Giuseppe Lardinelli, Marino Rondinò, Giuseppe Andalò, Arrigo Serpieri, Dino Rui, Gerardo De Caro, Alberto Rolli, Antonio Zappi Recordati, Michele Tucci, A. Oselladore, Giorgio Tarquinia, Carlo Nuti, Gennaro Carbone, Vittorio Ronchi, Mario Valeri Manera, Armando Troni, Luigi Farina, Ildo Zarattini, Giovanni Martirano, Camillo Pellizzari, Alfonso Gaetani, Cesare Pettinato, Brando Brandolini D’Adda, Angelo Paolo Scarpa, Francesco Alessandri, Giovanni Casella, Nereo Fracasso, Giancarlo Elia Valori, Franco Pelo, Piero Moro, Angelo Betti, Agostino Bignardi, D. Raimondi, Rinaldo Chidichimo, Guglielmo Carosi, Antonio Mazzitelli, Giorgio Scarpa Bonazza, Pietro Medici, V. Orsolini Cencelli, Sycco Mahsholt
Profilo storico editoriale
“Può finalmente e nuovamente uscire, dopo una dolorosa pausa di circa venticinque anni col nome di «Agricoltura Veneziana» un libero giornale quindicinale dedicato agli agricoltori della provincia di Venezia da quella Associazione che gli agricoltori stessi hanno creata e organizzata a tutela della produzione e dei loro legittimi interessi. Il giornale che non ha altra pretesa se non quella di essere il portavoce degli agricoltori della provincia, contribuirà, per quanto possibile, a tenerli aggiornati sui molti problemi che nell’attuale difficile momento possono loro interessare. Ogni qualvolta se ne rivelerà l’opportunità l’«Agricoltura Veneziana» provvederà pubblicamente a difendere, sulle sue colonne, il buon nome, il patriottismo ed il prestigio degli agricoltori”, [Presentazione], I, n. 1 (1-15 dicembre 1945).
Il periodico, dunque, si propone di essere la continuazione di “La Venezia agricola” sebbene questo periodico riprenda anch’esso ad essere pubblicato nel dopoguerra; lo scopo principale è quello di informare sull’attività dell’Associazione anche a livello nazionale (con notizie della Confida) e mandamentale (Dolo, S. Donà di Piave), pubblicando i testi dei decreti e delle ordinanze di carattere fiscale, tributario, salariale, riguardanti l’agricoltura e l’allevamento. Fin dai primi numeri appare chiaro un orientamento politico-editoriale diffidente e ostile alle forze di sinistra e vicino ai partiti moderati. Sulla prima pagina del n. 2 (15-21 gennaio 1946) il giornale replica ad un articolo pubblicato su “La Voce del Popolo” (organo del Pci veneziano) che accusava la linea di condotta degli agricoltori di essere antisociale e reazionaria; altri articoli si soffermano sulle proposte dei partiti in tema di riforma agraria. Dal n. 9 (1-15 maggio 1946) il periodico, oltre a mutare veste tipografica, assume anche una diversa fisionomia editoriale intervenendo su temi di stringente attualità – come la mezzadria – o sulla questione dell’approvvigionamento alimentare e gli aiuti economici. L’editoriale Orientamento elettorale, pubblicato sul n. 10 (16-31 maggio 1946), pur lasciando libertà di voto consiglia gli agricoltori di votare “quelle liste e quei nomi che diano affidamento di voler attuate le riforme agrarie non in funzione di un’astratto [sic] orientamento politico, ma mantenendole adeguate alla principale e unica finalità che interessa il nostro paese, e cioè quella di conciliare il massimo possibile di benessere sociale, con il massimo possibile dei miglioramenti tecnici per l’incremento della produzione”. Il riquadro Squadristi nelle aziende agricole, pubblicato in prima pagina sul n. 7 (1-15 aprile 1947), comunica che “alcuni agricoltori del mandamento di Portogruaro sono stati visitati da «squadre» di lavoratori e mezzadri, che tendevano ad esercitare delle «pressioni» allo scopo di indurli ad accettare la ripartizione al 60 e 40 per cento dei prodotti mezzadrili, o la soluzione unilaterale di alcune contestazioni particolari di dare o avere mezzadrie stesse”, l’Associazione, oltre ad avvertire la Confederterra e il prefetto, ricorda ai lettori che “qualunque accordo aziendale stipulato nelle condizioni preaccennate è naturalmente o di pieno diritto”. In occasione delle elezioni politiche dell’aprile 1948 – cfr. n. 7 (1-15 aprile 1948) – il giornale invita gli agricoltori a recarsi massicciamente alle urne, in prima pagina vi sono anche i profili dei due candidati della lista del Blocco nazionale (Antonio Levada e Ernesto Pietriboni) sostenuti dall’Associazione, nel numero seguente viene riportato l’articolo Il 18 aprile l’Italia ha ritrovato se stessa, pubblicato sull’organo ufficiale della Confida che saluta con entusiasmo la sconfitta del Fronte popolare. Toni negativi e forti perplessità sono manifestate a proposito della costituzione del Consiglio nazionale dell’Economia del Lavoro, troppo sbilanciato in favore delle rappresentanze dei lavoratori, sottolineando che “non si può fare a meno di osservare infine la natura corporativa di questo organo”, cfr. Il Consiglio nazionale dell’Economia del Lavoro, IV, n. 2 (16-31 gennaio 1949). Nel corso del biennio 1949-1951 diversi interventi manifestano una certa sfiducia nei confronti dell’azione governativa in tema di riforma fondiaria e dell’operato del ministro dell’Agricoltura Segni, un atteggiamento che cambierà con il nuovo ministro Amintore Fanfani. Un discreto spazio viene dedicato all’alluvione del Polesine. Per le elezioni politiche del 7 giugno 1953 il giornale appoggia la candidatura di Vittorio Ronchi e la lista del Partito liberale italiano (Mario Valeri Manera, Massimo Alesi, Giovanni Zironda), cfr. da VIII, n. 8 (16-30 aprile 1953) a n. 11 (24-31 maggio 1953); sulle motivazioni dell’appoggio dell’Associazione al Pli si veda anche l’Appello agli Agricoltori, pubblicato sul n. 10 (16-23 maggio 1953). Nella tarda primavera del 1954 (maggio-giugno) uno spazio rilevante, in chiave polemica, è riservato all’agitazione promossa dalla Confederterra di Venezia. L’editoriale La terra dei Mau-Mau, IX, n. 12 (16-30 giugno 1954), è una replica ad un articolo pubblicato su “Il Popolo del Veneto”, organo della Dc provinciale di Venezia, sulla presunta “povertà” del terreno del litorale del Cavallino. Altrettanto critico l’editoriale Campagna denigratoria contro i Consorzi di bonifica, XII, n. 8 (16-30 aprile 1957), che polemizza con le affermazioni negative espresse dal sen. Merlin e dall’on. Rumor sulla funzione dei consorzi di bonifica. Dal n. 11 (1-15 giugno 1957) viene pubblicato uno studio della Delegazione per le Venezie della Confintesa sull’istituzione dell’ente regione. Anche per elezioni politiche del 1958 l’Associazione rinnova il suo appoggio al Pli. L’editoriale di P. Moro, Utopie e realtà, pubblicato sul n. 18 (16-30 settembre 1961), esprime forti perplessità sulle aperture governative al Partito socialista italiano ritenuto ancora immaturo e lontano dalle forze socialdemocratiche dell’Europa del Nord. La posizione moderata e conservatrice dell’associazione sarà ribadita più volte, cfr. G. Martirano, Sulle trincee della mezzadria si difende la borghesia cattolica, XVII, n. 9 (1-15 maggio 1962), e Il Consiglio Generale dell’Unione Agricoltori indica nel Partito Liberale Italiano la scelta degli Operatori per la difesa delle loro Aziende, XVIII, n. 4 (16-28 febbraio 1963), anche altri interventi esprimono preoccupazione e sfiducia nei confronti dell’operato del governo di centrosinistra – A. Mazzitelli, Ancora sulle “Gloriose” tappe del Centro-sinistra, XVIII, n. 6 (16-31 marzo 1963) – così come viene duramente criticata la legge di riforma dei “Contratti agrari” approvata dalla Camera dei Deputati, cfr. Ha prevalso la demagogia, XIX, n. 17 (1-15 settembre 1964). Continua è l’insofferenza alla politica fiscale del governo e dell’intervento dirigista dello stato (letto come una sorta di pianificazione socialista). Il n. 21-22 (1-30 novembre 1966) è in gran parte dedicato ai danni causati dall’alluvione del 4 novembre nel territorio veneziano. Lo statuto dell’Unione provinciale degli Agricoltori di Venezia è pubblicato in XXII, n. 10 (16-31 maggio 1968), pp. 3-4.
Supplementi
Supplemento al n. 3-4 (1-28 febbraio 1947), Edizione straordinaria dedicata al contratto collettivo provinciale di lavoro.
Annotazioni
Periodicamente sono pubblicati anche i testi dei contratti collettivi di lavoro per i salariati, lavoratori avventizi e accordati dipendenti da aziende agricole in provincia di Venezia. Il n. 24 del 1963 non viene pubblicato. Numerosi sono gli articoli ripresi da altre riviste tecnico-agrarie.
Reperibilità
Biblioteca Querini Stampalia; Biblioteca Nazionale Marciana
Collocazione
Bqs: Per. A 393/B
Bnm: Giorn. 144
Consistenza
Bqs: I, n. 1 (1-15 dicembre 1945) – XXXIII, n. 23-24 (1-31 dicembre 1969)
Bnm: I (1945) – XXXIII, n. 23-24 (1-31 dicembre 1969), lacunosi: 1945-47, 1953, 1956, 1969 (il biennio 1945-1947 risulta irreperibile)
Conservazione
Buona (Bqs)
Compilatore
Soggetti
Parole chiave