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Venezia Notte (edizione locale de “La Notte”)

Vita periodico

1959-1968

Titolo

Venezia Notte (edizione locale de “La Notte”) [da XV, n. 77 (1° aprile 1966)] La Notte (Ultimissime Venezia Notte)

Sottotitolo

[da XV, n. 77 (1° aprile 1966)] Corriere Lombardo

Luogo di pubblicazione

Venezia-Milano

Tipografia - Casa editrice

I.T.L. Impianti Tipograf. Lombardi

Sede

<p style=”text-align: justify;”>Redazione di Venezia: campo Manin 4252 (San Marco); redazione di Milano: piazza Duca d’Aosta 8/b

Numero pagine

Varie (da 10 a 16)

Formato

58,9x41,4

Prezzo

£. 30, a.a. £. 7.500 (estero £. 11.300), a.s. £. 3.900 (estero £. 5.900), a.t. £. 2.050 (estero £. 3.100) [da IX, n. 183 (1-2 agosto 1960)] £. 40, a.a. £. 10.000 (estero £. 16.200), a.s. £. 5.200 (estero £. 8.300), a.t. £. 2.750 (estero £. 4.300) [da XII, n. 130 (4-5 giugno 1963)] £. 50, a.a. £. 13.000 (estero £. 22.000), a.s. £. 6.750 (estero £. 11.250), a.t. £. 3.500 (estero £. 5.750) [da XVI, n. 191 (17 agosto 1967)] £. 60, a.a. £. 15.600 (estero £. 25.700), a.s. £. 8.100 (estero £. 13.150), a.t. £. 4.200 (estero £. 6.750)

Periodicità

Quotidiana (non esce la domenica)

Cronache locali

Si

Pubblicità

Si

Organi direttivi

Direttore responsabile: Nino Nutrizio

Firme e collaboratori

Giammi Raccanelli, Nino Nutrizio, Toni Bellocchio, Enrico Crespi, Romolo Mombelli, Lauriano Gonzales, Brunello Tanzi, Gianni Lecci, Achille Moja, Angelo Restelli, Beppe Como, Luigi Bertoldi, Mauro Janni, Salvatore Ravalli, Ignazio Contu, Osiride Pierucci, Ugo Palmieri, Enrico Marni, Gianni Guerciotti, Giorgio Fabro, Raffaele Medetti, Guido Gerosa, Stefano Barchi, Gianni E. Reif, Giovanni Camnasio, Pietro Poscia, Antonino Cataldo, Federico Rosa, Gigi Speroni, Renzo Barbieri, Vladimiro Lisiani, Sandro Castellano, Mario Portalupi, Lina Palermo, Gino Palumbo, Franco Giliberto, Guerrino Romano, Giulio Raiola, Bruno Tosi, Vanni Carisi, Piero De Pità, Danilo Tamagnini, Aldo Bontae, Mario Messinis, Giampiero Rizzon, Mario Marangon, Ferdinando Palmieri, Alberto Papuzzi, Vincenzo Maddaloni, Umberto Panin, Ernesto Baldo, Vitaliano Pesante, Antonio Corte, Sandro Scabello, Brunello Passaponti, Santi Petringa, Renato Corsini, Giuseppe Pugliese, “Lotario”, Onorato Orsini, Adamo Cocco, Giorgio Cajatti, Furio Lauda, Sergio Fiorini, Diego Grieco, Vito Macrin, Berto Morucchio, Romano Guerzoni, Bruno Castagnoli, Mario Vannini, Italo Conti, Aldo Foà, Rino Bulbarelli, Gian. Micheli, Alvise Zen, Giuseppe Spadoni, Marco Marcello, Giorgio Soligo, Gian Maria Ferretto, Rino Bulbarelli, Sandro Sandri, Gualtiero Conti, Gianni Infusino, Gianni Custodero, Remo Paolucci, Alberto Federici, Oddone Nordio, Gianluigi Bargaggio, Luigi Parodi, Dario Costa, Luigi La Rosa, Giorgio Marmi

Profilo storico editoriale

Il quotidiano dedica la prima pagina ai fatti accaduti in città, mentre la seconda e terza pagina trattano gli eventi italiani ed esteri, le pagine successive riprendono la cronaca veneziana e quella di Milano. Le tematiche affrontate con più frequenza riguardano la cronaca nera e giudiziaria (grandissimo spazio viene dato ad esempio al processo Fenaroli) oltre alle notizie sportive (seguitissime le vicende del calcio e del pugilato lagunare). In coda al giornale vi sono pagine e rubriche dedicate alla cultura Cosa leggiamo stasera?, alla televisione Due pollici di TV, ed al mondo dello spettacolo La città al neon. Non mancano spazi riservati all’oroscopo ed alla pubblicità. L’orientamento politico del giornale è chiaramente identificabile a destra, con commenti al vetriolo sulla giunta di centro-sinistra di Favaretto-Fisca e continui richiami agli “agitatori comunisti” attivi in Italia e all’estero. Da notare che il giornale utilizza nei suoi articoli un tono sensazionalistico e da rotocalco, e ricorre spesso a titoli a scatola in prima pagina per catturare l’attenzione di un possibile lettore. Alcune notizie locali sono interessanti, considerato che documentano quotidianamente la graduale transizione di Venezia da città popolosa ed indipendente a centro storico e monumentale subordinato sempre più alla realtà urbana di Mestre. Una vera e propria inchiesta – pubblicata settimanalmente il mercoledì, nella prima metà del 1961 – è dedicata alle scelte urbanistiche da operare in città. Il giornale si schiera contro il “vincolo generale” che dovrebbe tutelare gli edifici del centro storico. Vengono proposte due fotografie, una rappresenta un insieme di vecchie case in cattivo stato, l’altra riproduce uno dei nuovi edifici in Rio Nuovo, la didascalia recita così: “Due aspetti di Venezia. Da un lato case decrepite, anti-igieniche, dalle mura lebbrose che purtroppo ancor oggi, nell’epoca dei viaggi interplanetari, caratterizzano gran parte del tessuto urbano della città. Dall’altro una nuova costruzione (il palazzetto sul Rio Novo), architettura forse non esemplare ma decorosa e di gran lunga preferibile alla cancrena di pietre senza possibilità di risanamento di buona parte della vecchia Venezia. Bisogna scegliere fra queste due città”. L’inchiesta (curata da Franco Giliberto), pur conservando un approccio discutibile alla salvaguardia artistico-ambientale del centro storico, ha il pregio di pubblicare delle foto interessanti sullo stato pietoso di alcune case site nei sestieri popolari della città, e fornisce dati statistici sul sovraffollamento e la situazione sanitaria di diversi alloggi. In più di un’occasione la redazione veneziana del giornale si schiera apertamente contro “Italia Nostra”. Un altro argomento dell’inchiesta è l’isolamento dei trasporti pubblici degli abitanti di Castello, a questa inchiesta seguirà un ciclo di articoli sull’acqua alta.
Un’altra inchiesta (condotta questa volta con toni molto elogiativi e pubblicata il sabato) è dedicata alla nascita del polo chimico industriale a Marghera. La Sade e la futura Montedison sono presentate come le aziende che avrebbero dovuto fare di Venezia la terza città industriale d’Italia, nelle varie puntate sono citate in seguito: Montecatini, Sava, Ilva e Vetrocoke (il sabato). In definitiva si può sostenere che il giornale è un fiero sostenitore dello sviluppo industriale di Porto Marghera e di una tutela “dinamica” del centro storico, senza troppa attenzione al mantenimento della sua struttura morfologica, come esempio si può citare la condanna del giornale (19-20 gennaio 1962) per la mancata realizzazione della “strada translagunare” che avrebbe dovuto collegare la terraferma con Venezia partendo dal Cavallino per arrivare attraverso S. Erasmo e le Vignole a Castello, tutto ciò per tutelare il centro storico, rimasto ai margini del boom industriale di Mestre e di quello turistico di Jesolo. In occasione delle elezioni del nuovo Presidente della Repubblica del 1962 sono pubblicate sulla pagina nazionale alcune vignette di Guareschi (la collaborazione del giornalista emiliano col giornale riprenderà successivamente nel 1963 e continuerà fino all’ultimo dei numeri presi in visione, il bersaglio principale delle vignette sarà il centro-sinistra e i suoi ideatori). Il tema della conservazione e la salvaguardia del centro storico sono affrontate ancora in occasione di un convegno tenuto presso la Fondazione Cini, in quel caso la redazione si schiera violentemente contro l’assessore all’urbanistica prof. Agostino Zanon Dal Bo, colpevole di volere una “città mummificata”, cfr. XI, n. 228 (10-11 ottobre 1962). Un progetto per fermare l’acqua alta attraverso un sistema di sbarramenti mobili è citato nel n. 32 (8-9 febbraio 1963). Sul n. 199 (26-27 agosto 1963) Onorato Orsini scrive un commento positivo sul film In capo al mondo di Tinto Brass (definito per l’occasione un “garbato umorista”). Il tema della salvaguardia innovativa del centro storico è ripreso nel 1964 in una serie di articoli che propongono la costruzione di una metropolitana il cui tracciato dovrebbe passare sotto le insule della città fino al Lido, “solo allora Venezia diventerà una metropoli”, cfr. XIII, n. 118 (20-21 maggio 1964). In occasione delle elezioni amministrative del novembre 1964 il giornale si schiera apertamente con il Partito liberale italiano. Un articolo interessante sulla “futura” terza zona industriale di Marghera è pubblicato nel n. 70 (24 marzo 1965.). Il progetto di Le Corbusier per l’Ospedale a San Giobbe viene commentato da Franco Giliberto nel XIV n. 271 (17 novembre 1965); contro questa ipotesi si schiera il primario Federico Brunetti nel n. 113 (16 maggio 1967), un altro articolo sull’ospedale è pubblicato in XVI, n. 233 (5 ottobre 1967).
Col procedere degli anni l’edizione veneziana del quotidiano comincia a segnare il passo, gli articoli firmati in prima pagina o nelle cronache interne diminuiscono sensibilmente, e trattano per lo più la mera cronaca locale, senza troppi interventi, un segno evidente di empasse è il trasferimento della testata veneziana dalla prima all’ultima pagina. Interessante un articolo sulla banda di “Kociss”, che operava nella Venezia dell’epoca XVI, n. 36 (10 febbraio 1967). A questo articolo segue una serie di sei articoli dedicati alla delinquenza minorile nel veneziano, pubblicata nella seconda metà del febbraio 1967. Le “imprese” del bandito di Castello sono riportate anche in articoli successivi cfr. XVI, n. 155 (3 luglio 1967) arresto per rissa), XVI, n. 194 (lunedì 21 agosto 1967) cattura da parte della Polizia dopo un’avventurosa fuga da Palazzo Ziani. Un’altra figura legata alla criminalità locale del tempo è “la tigre di Ca’ Emiliani”, al secolo Gino Stefan, le sue gesta sono raccontate in occasione dell’arresto per furto e rapina in XVI, n. 63, (venerdì 15 marzo 1968). Il tema della conservazione e della sopravvivenza del centro storico è affrontato ancora nel n. 213 (12 settembre 1967), dove si riporta il contenuto del discorso dell’on. Vincenzo Gagliardi, leader del gruppo democristiano in consiglio comunale; la sua proposta è di fare di Venezia una città franca, poiché “Venezia deve trovare in se stessa la forza economica per affrontare i problemi estremamente complessi della sua conservazione come centro vitale, prima ancora che come centro monumentale. (…) La città economicamente attiva, palpitante, offre serie garanzie di conservazione del suo patrimonio artistico e monumentale. La città economicamente spenta, ridotta a rango di museo insigne e di lusso, offre garanzie assai meno credibili ad un costo – anche per lo Stato italiano – assai più elevato”. La proposta di Gagliardi viene commentata negativamente da Giampiero Rizzon sul n. 216 (venerdì 15 settembre 1967), i dubbi sull’utilità del progetto vengono attribuiti a diversi elementi della Dc veneziana, i quali temono che un provvedimento del genere potrebbe portare la città a isolarsi ulteriormente, perdendo i residui legami che la legano istituzionalmente ed economicamente alla terraferma. Il cinquantenario della fondazione di Porto Marghera è celebrato in prima pagina (una delle poche uscite con la testata veneziana) in XVI, n. 224 (25 settembre 1967). Una notizia legata al passato “adriatico” della città è l’insediamento in sala dello scrutinio a Palazzo Ducale del Sindaco e della giunta comunale di Zara in esilio, cerimonia che seguiva le elezioni, tenutesi il sabato prima, cfr. XVI, n. 230 (2 ottobre 1967). Nel n. 245 (19 ottobre 1967) si annuncia l’istituzione del servizio di allarme per l’acqua alta con le sirene. Il tema della salvaguardia dell’ambiente lagunare contrapposto alle esigenze industriale torna d’attualità con l’approvazione del consiglio comunale all’escavo del canale dei petroli, cfr. XVII, n. 49 (27 febbraio 1968).

Supplementi

Leggiamo “Supplemento de La Notte dedicato ai libri” dal 9-10 novembre 1961, di fatto questa e tutte le edizioni successive sono contenute all’interno del giornale, ogni settimana nel numero del giovedì-venerdì.

Annotazioni

Il quotidiano esce ogni giorno con due testate, pubblicate in prima ed ultima pagina. Inizialmente è la testata “locale” dedicata alle notizie dell’area veneziana (ed intitolata appunto “Venezia Notte”) a occupare la prima pagina, mentre l’altra di carattere nazionale (mantiene il titolo “La Notte”), che riporta anche gli eventi internazionali, è in fondo al giornale. Il numero pubblicato il lunedì è indicato come “Edizione Sport”, e alterna notizie di cronaca cittadina, a quelle delle imprese sportive di squadre tanto locali quanto nazionali. Nella testata di tutte le edizioni è presente l’indicazione del giorno della settimana con il relativo santo (es. Martedì – S. Genoveffa). La cronaca locale della città lagunare è riportata, oltre che nella prima pagina della testata “veneziana”, anche in un’altra pagina, normalmente la n. 6. Nel n. 72 (25-26 marzo 1964) è inserita una pagina pubblicitaria completamente a colori, altre inserzioni compaiono in numeri successivi. Dal n. 16 (21 gennaio 1965) l’uscita quotidiana fa riferimento a un solo giorno e non più due. Dalla seconda metà del 1964 in poi i pezzi pubblicati a pagina 6 (quella dedicata alla cronaca veneziana) sono raramente firmati. Dal n. 77 (1° aprile 1966) la testata riportata in prima pagina è quella dedicata a Milano, con il titolo “La Notte” (Corriere Lombardo), nei numeri successivi lo spazio dedicato alla cronaca veneziana diminuisce sensibilmente, la facciata intitolata “Oggi a Venezia” spesso non compare, e viene comunque spostata nella penultima pagina (normalmente la n. 13), forse per essere più vicina alla testata locale pubblicata in fondo al giornale. Da notare che il volume conservato al Museo Correr contenente il secondo trimestre 1966 è stato rilegato in maniera disordinata, si assiste così a numerosi “salti” che costringono il lettore a consultare continuamente l’intestazione di ogni numero. A volte l’edizione sport del lunedì ritorna con la testata “Venezia Notte” in prima pagina, e pubblica notizie sullo sport veneziano, vicino ai titoli nazionali, cfr. XV, n. 208 (Lunedì 19 settembre 1966). Nelle ultime due annate la rubrica Oggi a Venezia torna a comparire quasi quotidianamente, con una buona percentuale di articoli firmati. Dal n. 156 (5 luglio 1967) la pagina (o le pagine) dedicate alla cronaca veneziana comprendono anche notizie in arrivo da Treviso, si menziona anche Mestre, che fino ad allora era stata implicitamente considerata un unicum con Venezia. Le annate conservate all’Ateneo Veneto oltre ad essere fortemente lacunose non sono state rilegate, ma impacchettate con dello spago in diversi pacchi; è in corso il riordinamento della collezione, ma lo stato di conservazione è per forza di cose inferiore a quello rilevato al Correr. Le consistenze della collezione del periodico conservato all’Ateneo Veneto si riferiscono solo alle annate 1959-1960, poiché i numeri successivi devono ancora essere ordinati per la consultazione.

Reperibilità

Museo Correr; Ateneo Veneto

Collocazione

Mc: Giorn. A 8
Av: Giorn. 3

Consistenza

Mc: X, n. 1 (2-3 gennaio 1961) – XI, n. 35 (9-10 febbraio 1962); XI, n. 37 (12-13 febbraio 1962) – XI, n. 38 (13-14 febbraio 1962); XI, n. 40 (15-16 febbraio 1962) – XVII, n. 28 (2 febbraio 1968); XVII, n. 31 (6 febbraio 1968) – XVII, n. 70 (23 marzo 1968); XVII, n. 72 (26 marzo 1968) – XVII, n. 76 (30 marzo 1968)
Av: VIII, n. 284 (30 nov. – 1 dic. 1959); VIII, n. 286 (2-3 dicembre 1959); VIII, n. 288 (4-5 dicembre 1959) – VIII, n. 290 (7-8 dicembre 1959); VIII, n. 294 (14-15 dicembre 1959); VIII, n. 296 (16-17 dicembre 1959); VIII, n. 298 (18-19 dicembre 1959); VIII, n. 300 (21-22 dicembre 1959); VIII, n. 304 (28-29 dicembre 1959); IX, n. 2 (2-3 gennaio 1960); IX, n. 4 (5-6 gennaio 1960); IX, n. 6 (7-8 gennaio 1960); IX, n. 8 (9-10 gennaio 1960) – IX, n. 10 (12-13 gennaio 1960); IX, n. 12 (14- 15 gennaio 1960); IX, n. 14 (16-17 gennaio 1960) – IX, n. 15 (18-19 gennaio 1960); IX, n. 19 (22-23 gennaio 1960); IX, n. 21 (25-26 gennaio 1960) – IX, n. 22 (26-27 gennaio 1960); IX, n. 24 (28-29 gennaio 1960); IX, n. 27 (1-2 febbraio 1960); IX, n. 30 (4-5 febbraio 1960); IX, n. 33 (8-9 febbraio 1960) – IX, n. 34 (9-10 febbraio 1960); IX, n. 38 (13-14 febbraio 1960); IX, n. 40 (16-17 febbraio 1960); IX, n. 43 (19-20 febbraio 1960); IX, n. 45 (22-23 febbraio 1960); IX, n. 47 (24-25 febbraio 1960) – IX, n. 49 (26-27 febbraio 1960); IX, n. 54 (3-4 marzo 1960) – IX, n. 55 (4-5 marzo 1960); IX, n. 57 (7-8 marzo 1960) – IX, n. 58 (8-9 marzo 1960); IX, n. 60 (10-11 marzo 1960); IX, n. 63 (14-15 marzo 1960); IX, n. 65 (16-17 marzo 1960); IX, n. 67 (18-19 marzo 1960); IX, n. 69 (21-22 marzo 1960); IX, n. 71 (23-24 marzo 1960); IX, n. 73 (25-26 marzo 1960); IX, n. 75 (28 – 29 marzo 1960) – IX, n. 76 (29-30 marzo 1960); IX, n. 79 (1-2 aprile 1960) – IX, n. 83 (6-7 aprile 1960); IX, n. 85 (8-9 aprile 1960) – IX, n. 87 (11-12 aprile 1960); IX, n. 89 (13-14 aprile 1960); IX, n. 91 (15-16 aprile 1960); IX, n. 94 (19-20 aprile 1960); IX, n. 96 (21-22 aprile 1960) – IX, n. 97 (22-23 aprile 1960); IX, n. 101 (27-28 aprile 1960) – IX, n. 103 (29-30 aprile 1960); IX, n. 105 (2-3 maggio 1960) – IX, n. 112 (10-11 maggio 1960); IX, n. 114 (12-13 maggio 1960) – IX, n. 115 (13-14 maggio 1960); IX, n. 117 (16-17 maggio 1960) – IX, n. 125 (25-26 maggio 1960); IX, n. 127 (27-28 maggio 1960) – IX, n. 131 (1-2 giugno 1960); IX, n. 133 (3-4 giugno 1960) – IX, n. 140 (11-12 giugno 1960); IX, n. 142 (14-15 giugno 1960) – IX, n. 143 (15-16 giugno 1960); IX, n. 145 (17-18 giugno 1960) – IX, n. 148 (21-22 giugno 1960); IX, n. 150 (23-24 giugno 1960) – IX, n. 154 (28-29 giugno 1960); IX, n. 156 (30 giugno – 1 luglio 1960) – IX, n. 162 (7-8 luglio 1960); IX, n. 164 (9-10 luglio 1960) – IX, n. 188 (6-7 agosto 1960); IX, n. 190 (9-10 agosto 1960) – IX, n. 194 (13-14 agosto 1960); IX, n. 196 (17-18 agosto 1960) – IX, n. 210 (2-3 settembre 1960); IX, n. 212 (5-6 settembre 1960) – IX, n. 228 (23-24 settembre 1960); IX, n. 230 (26-27 settembre 1960) – IX, n. 239 (6-7 ottobre 1960); IX, n. 241 (8-9 ottobre 1960) – IX, n. 246 (14-15 ottobre 1960); IX, n. 248 (17-18 ottobre 1960) – IX, n. 260 (31 ottobre – 1 novembre 1960); IX, n. 262 (2-3 novembre 1960) – IX, n. 292 (7-8 dicembre 1960); IX, n. 294 (9-10 dicembre 1960) – IX, n. 311 (31 dicembre 1960 – 1 gennaio 1961)

Conservazione

Buona

Studi e bibliografia

M. Grandinetti, I quotidiani in Italia 1943-1991, Milano, Franco Angeli, 1992, p. 67.

Compilatore

Soggetti

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