Vita periodico
1968-1970
Titolo
Terraferma Mestrecivica [da numero unico (dicembre 1969)] Terraferma
Sottotitolo
Mensile d’informazione [da numero unico (dicembre 1969)] Mestre Marghera Chirignago Zelarino Favaro
Luogo di pubblicazione
Venezia-Mestre
Tipografia - Casa editrice
Trevisanstampa, Mestre [da numero unico (dicembre 1969)] Tipografia Liberalato, Mestre
Sede
Direzione, redazione e amministrazione: via Torre Belfredo 81/d, Mestre
Numero pagine
Varie (8 o 12)
Formato
44x32 [da numero unico (dicembre 1969)] 34,5x25
Prezzo
£. 100, a. sost. £. 5.000 [da numero unico (dicembre 1969)] £. 50
Periodicità
Mensile
Cronache locali
Si
Pubblicità
Si
Organi direttivi
Direttore: Antonio Rostirolla; direttore responsabile: Vittorio Tonicello [da numero unico (dicembre 1969)] Direttore responsabile: Gennaro Autiero
Organi redazionali
Capo redattore: Raffaello Benvenuti [da numero unico (dicembre 1969)] Non compare più
Firme e collaboratori
Ugo Santon, Emilio Mason, Pierluigi Cadel, Joele Aldighieri, Daio Dallamartina, Pietro Zampetti, Franco Demaestri, Giuliano Fabris, Piero Bergamo, Matteo Matteotti, Gennaro Autiero, Raffaello Benvenuti, Antonio Monetti, Manuel Santon Carlo Pascutti, Leandro Checchin
Profilo storico editoriale
“All’atto di assumere un delicato incarico rivolgiamo un caldo ed affettuoso saluto a tutta la popolazione della terraferma mestrina. L’indirizzo programmatico che abbiamo tracciato è di trattare tutti i problemi della popolazione della terraferma. (…) E’ giunta l’ora che gli abitanti della terraferma si scuotano da una tutela che li pone in uno stato d’inferiorità nei confronti di quelli della città storica; i veneziani stessi, che hanno trovato nella terraferma una sistemazione duratura, devono rivolgere il pensiero al proprio e all’avvenire delle proprie famiglie. Per Mestre e la terraferma non si pretendono privilegi o favoritismi, ma un avvenire di giustizia; avvenire di giustizia che si può ottenere mediante un indirizzo comunitario che, al di sopra delle fazioni o dei ceti sociali, unisca veramente tutta la cittadinanza”, V. Tonicello, Un dialogo aperto, I, n. 1 (13 aprile 1968).
Il periodico è l’organo della Associazione Civica per Mestre e la Terraferma costituitasi nel 1960. Il primo numero, che esce in concomitanza con le elezioni politiche, invita espressamente i lettori a votare quei candidati che hanno operato per la terraferma e già in passato inclusi nella Lista della Terraferma (come Piero Bergamo indipendente nelle lista del Psu Psi-Psdi). Si occupa prevalentemente di problemi di attualità cittadina (inquinamento), economia, penetrazione e rafforzamento dell’offerta culturale, rassegna delle industrie di Marghera. Nel secondo numero si fa molto più esplicito l’invito a votare Bergamo (che viene intervistato dal giornale) e Matteo Matteotti. Il numero unico pubblicato nel dicembre 1969 risulta essere molto più analitico sui problemi, in particolare urbanistici, delle varie frazioni. Contrariamente alla precedente pubblicazione dell’Associazione, “L’Ora della Terraferma”, non vi sono accenni espliciti all’autonomismo e alla separazione di Mestre dal Comune di Venezia.
Annotazioni
La scritta “Mestrecivica” è sovrimpresso al titolo.
Reperibilità
Biblioteca Nazionale Marciana
Collocazione
Giorn. 233.8
Consistenza
I, n. 1 (13 aprile 1968) – I, n. 2 (13 maggio 1968); numero unico (dicembre 1969)
Conservazione
Buona
Compilatore
Parole chiave