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Palestra Marziale (La)

Vita periodico

1893-1895

Titolo

La Palestra Marziale

Sottotitolo

Organo dei riformatori. Pubblica gli atti della Palestra Marziale di Venezia

Motto

Viribus et Animis

Luogo di pubblicazione

Venezia

Tipografia - Casa editrice

Stabilimento Tipo-litografico Successore M. Fontana

Sede

Direzione, redazione, amministrazione: SS. Gervasio e Protasio, fondamenta Lombardo n. 1312

Numero pagine

4

Formato

39,5x29,5

Prezzo

a.a. £. 1

Periodicità

Mensile

Cronache locali

Si

Organi direttivi

Direttore responsabile: Pietro Gallo

Firme e collaboratori

Marco Emilio Lepido, Buamann, Enrico Bertet, C. dott. M., F. Gabrielli, Daniele Marchetti, B., F. G., G. S., dott. Faxari, Nicola Pecorini

Profilo storico editoriale

“Conoscemmo persone che, come ciò fosse la cosa più naturale del mondo, scrivevano in giornali di colore politico disparatissimo. In ginnastica pure conoscemmo colleghi che a parole si professavano propensi alle più radicali riforme: ma poi coi fatti si mostrarono invece restii, e furono spaventati dall’idea di fare un solo passo avanti. La palestra Marziale non avrà mai il più lontano contatto con codeste persone malferme di carattere. I collaboratori della Palestra, come furono quelli della Ginnastica, sono di fede sicura e tutti appartengono alla schiera dei riformatori, che primi videro e mostrarono l’urgente necessità di rinnovare l’istituzione fisica. (…) ci dedicheremo a tutt’uomo alla fondazione di palestre marziali, affinché ognuno degli 8000 comuni italiani possegga una delle istituzioni più civili e umanitarie del secolo che sta per morire. (…) Lo dichiariamo subito: in cima dei nostri pensieri sta la nazione armata. Vogliamo che ogni cittadino della terra nostra sia milite della Patria! (…) Seguiremo con tutta attenzione l’andamento della ginnastica scolastica e ce ne occuperemo, affinché essa finisca d’essere una derisione ed acquisti quella serietà ed importanza che le compete, divenendo un aiuto efficace nei bisogni della vita pratica. (…) È nostra vecchia credenza che la donna debba essere coltivata con predilezione specialmente nell’educazione fisica; poiché la donna debole, linfatica, o nevrotica non darà mai figli degni della Patria, ma bensì malaticci e, quel che più addolora, viziosi. Le amabili lettrici pertanto, vedranno nella Palestra quanto sia grande l’interessamento nostro per esse e per la loro prole, che deve tornare d’onore alle famiglie e di decoro alla sicurezze all’Italia. (…) [La Palestra] sosterrà e talvolta provocherà delle polemiche, ma sempre su argomenti seri e vitali per la nostra causa. Sentinella avanzata dell’educazione fisica per tutto il popolo italiano, La Palestra parlerà chiaro e forte contro le ingiustizie che per avventura venissero commesse a danno dell’istruzione o degli insegnanti; e ciò senza riguardo alcuno. L’igiene che segna il grado di civiltà di un popolo, verrà trattata con tutta diligenza possibile; e così pure l’alpinismo che ritempra il fisico e potentemente fortifica il carattere. Amabili lettrici, cortesi lettori! La pubblicazione di questo giornale, come si rileva anche dal modestissimo abbonamento, non è certo una speculazione – è un apostolato. – Direzione e collaborazione ambiscono solo a prestare l’opera loro gratuita per il grande edificio dalla redenzione fisico-militare, dalla quale deve scaturire naturalmente la redenzione morale ed economica del popolo nostro. Per codesto fine supremo risaliamo la breccia del lavoro, pieni di vigore e di fede”, La Direzione, Ci presentiamo, I, n. 1 (25 gennaio 1893), p. 1.

Nell’editoriale La palestra marziale di Venezia, sempre pubblicato sul numero d’esordio a pp. 1-2, si racconta la nascita dell’omonima istituzione sorta nel 1892 e la cui presidenza era stata affidata ad Antonio Fradeletto; in questo stesso articolo si citano alcune lettere inviate a varie personalità cittadine a sostegno dell’iniziativa dal prof. Gallo, nel 1891-92, lettere pubblicate tutte su “La Ginnastica” nelle annate XXV e XXVI: se ne deduce quindi che tale periodico sia rimasto in vita fino al 1892 (che per altro sarebbe al suo XXV anno non il XXVI, essendo stato fondato nel 1867). In Ai lettori curiosi, I, n. 2 (25 febbraio 1893), p. 1, si specificano ulteriormente i legami tra questo giornale e “La Ginnastica” e i motivi che hanno portato alla fine del secondo sostituito dal primo: “Il vecchio e battagliero giornaletto non aveva più ragione d’essere per noi uomini d’azione: ormai lo scopo suo era raggiunto. Le idee della scuola bolognese e le altre di scuole moderne che costituiscono la ginnastica razionale e, in sostanza, il tornare all’antico, si erano già imposte alla maggioranza intelligente del corpo magistrale. (…) Ecco perché abbiamo deciso di impiegare la nostra attività in un altro campo e facciamo caldo appello agli amici perché ci aiutino…”. Come si vede questa pubblicazione è, di fatto, la prosecuzione del giornale “La Ginnastica”. Gli scopi che persegue sono quelli del miglioramento della salute della popolazione con una finalità prettamente militare (fornire soldati efficienti alla nazione armata).

Annotazioni

Nella collezione si trovano due copie del n. 10 (25 ottobre 1894). Una nota redazionale segnale che “il presente giornale viene spedito a tutti gli ex-abbonati del giornale «LA GINNASTICA» a ai soci della Palestra Marziale di Venezia”. Le pagine non sono numerate. I n. 8 e n. 9 escono accorpati il 25 agosto, con numero di pagine doppio (8); i nn. 4 e 10 escono in formato ridotto (cm. 37,8×28).

Reperibilità

Biblioteca Nazionale Centrale Firenze; Biblioteca Universitaria - Padova

Collocazione

BncFi: GF.B.61.17

Bupd: G. 53

Consistenza

BncFi: I, n. 1 (25 gennaio 1893) – II, n. 8-9 (25 agosto 1894); II, n. 11-12 (10 gennaio 1895)
BuPd: I, n. 1 (25 gennaio 1893) – I, n. 2 (25 febbraio 1893); I, n. 4 (25 aprile 1893) – II, n. 2 (25 febbraio 1894)

Conservazione

Mediocre

Studi e bibliografia

La stampa pedagogica e scolastica in Italia (1820-1943), a cura di G. Chiosso, Brescia, Editrice La Scuola, 1997, p. 480.

Compilatore

Soggetti

Parole chiave

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