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Leone di San Marco (Il)

Vita periodico

1890

Titolo

Il Leone di San Marco

Sottotitolo

Giornale indipendente della Domenica

Luogo di pubblicazione

Venezia

Tipografia - Casa editrice

Premiata tipo-litografia successori M. Fontana

Sede

Redazione: S. Felice calle dei Zotti 3899

Numero pagine

4

Formato

50,5x35,5

Prezzo

Cent. 5, a.a. £. 5, a.s. £. 2,50

Periodicità

Settimanale

Cronache locali

Si

Pubblicità

Si

Organi direttivi

Direttore proprietario: Giuseppe Carpentari; gerente responsabile: Matteo Mayer

Firme e collaboratori

Giuseppe Carpentari

Profilo storico editoriale

“Tradito da quegli stessi amici coi quali ho sempre diviso il pane quotidiano – guerreggiato da avversari o invidiosi, o prezzolati, o partigiani – or è più di un anno, avvilito e scorato, deposi quella penna che – pieno l’anima di un santo entusiasmo – avevo stretto in mano per combattere le battaglie della Verità e della Giustizia; battaglie alle quali mi sentiva trascinato da una forza prepotente ed arcana, e che ben presto riconobbi per la voce del Dovere; speranzoso di trovare negli affetti domestici, negli studi prediletti, quella pace e serenità che valessero a ritemprare le mie forze e a mettermi in grado di ritornare, quanto prima, sulla breccia del combattimento. E non fu vana speranza la mia, perché oggi riprendo la mia carriera di giornalista popolare, mi sento davvero ingagliardito come da novelle forze, le quali – sono sicuro – mi permetteranno di vincere tutte le difficoltà materiali e morali che mi si pareranno davanti a sbarrarmi la nuova via… Gli amici lettori non giudicheranno spavalda questa dichiarazione che ho lasciato andare come mi sgorgò dall’anima; anche ad un guerriero poco valoroso (e questo è il mio caso) vengono la forza e gli ardimenti, quando sa di combattere sotto l’usbergo di una bandiera che portò e riporterà sempre le più gloriose vittorie, avendo scritto nel bel mezzo del suo cielo a caratteri d’oro: Verità e Giustizia. Come avrò errato (e chi non erra a questo mondo?), potrò errare ancora; non mai deviare dal sentiero che mi sono tracciato. Ma io confido nell’esperienza fatta, confido negli amici valenti che mi circondano e mi hanno giurato di non mai abbandonarmi, confido negli stessi miei avversarii, i quali se mi combatteranno saranno leali, com’io sarò sempre con essi; e finalmente confido nei lettori tutti, i quali non vorranno veder falliti i tentativi di chi, se non altro, dimostra di possedere buona volontà. In ogni caso tutti sapranno compatirmi”, G. Carpentari, Di nuovo sulla breccia, I n. 1 (11 maggio 1890), p. 1.
Il periodico si interessa di questioni politiche ed economiche legate alla realtà veneziana, con particolare attenzione ai fenomeni di corruzione, malgoverno e di cattivi servizi pubblici in genere. Frequenti sono i commenti sull’operato del sindaco Selvatico, che viene criticato in modo piuttosto aspro. In prossimità delle elezioni amministrative si incitano gli “elettori popolari” a essere critici verso tutti gli schieramenti e tutti i singoli candidati. Il 25 maggio 1890 il giornale afferma che “nelle Elezioni Amministrative le idee politiche devono assolutamente sparire” e che questo “è l’unico concetto che [gli elettori] dovranno sposare, senza attenersi alle insulse influenze di certi galoppini elettorali”.

Reperibilità

Biblioteca Nazionale Centrale Firenze; Biblioteca Universitaria - Padova

Collocazione

BncFi: GF.C.35.11
Bupd: G. 139

Consistenza

BncFi: I, n. 1 (11 maggio 1890) – I, n. 3 (25 maggio 1890)
Bupd: I, n. 1 (11 maggio 1890) – I, n. 3 (25 maggio 1890)

Conservazione

Buona

Compilatore

Soggetti

Parole chiave

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