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Lavoro (Il)

Vita periodico

1919-1920

Titolo

Il Lavoro

Sottotitolo

Organo dell’Associazione per il Lavoro in Venezia [da I, n. 15 (5 luglio 1919)] Giornale dell’Istituto del Lavoro [da I, n. 29 (11-18 ottobre 1919)] Giornale dell’Istituto del Lavoro. Pubblica i Comunicati e gli Atti dell’Istituto Federale di Credito per il Risorgimento delle Venezie

Luogo di pubblicazione

Venezia

Tipografia - Casa editrice

Tip. della “Gazzetta di Venezia” [da I, n. 40 (27 dicembre 1919)] Tip. della “Società Anonima Editrice Veneta” [da II, n. 11 (15 marzo 1920)] Stabilimento grafico Umberto Bortoli

Sede

Direzione, redazione e amministrazione: riva del Carbon, Palazzo Bembo

Numero pagine

Varie (2 o 4)

Formato

55,5x4

Prezzo

Cent. 10, a.a. £. 5 [da I, n. 27 (27 settembre 1919), ma n. 28 (4 ottobre 1919] a.a. £. 10

Periodicità

Settimanale (esce il sabato)

Cronache locali

Si

Pubblicità

Si

Organi direttivi

Gerente responsabile: Pietro Barbin

Firme e collaboratori

Donato Donati, Alessandro Alessandri, Giulio Lorenzetti, ing. Angelo Fano, Attilio Cabiati, Raffaello Levi, Oscar Spinelli, avv. Edoardo Vianello, Bruno Roselli, Giorgio Coen, Guido Grassi, Giuseppe Bonaldi, dott. Carlo Battistella, Angiolo Cabrini, Gino Bassi, Armando Michieli, Pietro Heinz, G.S., P. Bernardi, U. Gioppo, Oreste Zampieri, Gustavo De Bon, Giuseppe Zamarra, E. Baravelli, Giuseppe Dell’Oro, dr. Francesco De Bernardi, Gio. Batta Patuzzi, C. Martinelli, Augusto Morelli, Gaetano Segato, Camillo Cantone, G. Bianchini, Facco (Ugo Facco De Lagarda), F. Gildo Rainer, Athos, Achille Bosisio, Dino Grandi, Vittorio Meneghelli, Argus, Alberto Giovannini, Api, G. Giarda, Agricola, dott. G. D’Angiolini, Giuseppe Avon, Giuseppe Bernardi, Lino Ferriani, Alfonso de Pietri-Tonelli, Carlo Vimercati, Ardo, g.b., prof. Giuseppe Bettanini, Gino Borgatta, Emiliano Carnaroli, H.P. Davison, Alberto dall’Olio, Gilliat., Giuseppe Brunner Muratti, Paleocapa, avv. C.R., A.V.

Profilo storico editoriale

“L’Associazione per il Lavoro vuole offerto questo giornale agli industriali, agli operai, perché le questioni del lavoro non manchino di pubblica discussione e la verità appaia nella schietta competizione di idee. (…) Così l’associazione per il Lavoro vuole che il giornale illustri ogni progresso della cooperazione – di lavoro, di produzione, di consumo – che il giornale segua, incoraggiandola, ogni forma di istruzione professionale. Molto si pretende dalle maestranze, ma non si dà al popolo la scuola, che prepari l’abilità tecnica e costituisca coscienza morale; ma non si facilita al popolo il modo di divenire, nelle varie forme della cooperazione, signore del proprio lavoro. Tempo è venuto della necessità urgente delle opere; non valgono più i giuochi della retorica, le critiche vane, le facili lusinghe. E’ tempo che le volontà sian salde, che gli intellettuali siano onesti, che lo studio valga non a crear privilegi né a togliere schiettezza. Molta è la fatica che ci attende: nessuno può tradire la speranza che è in ogni anima”, La fede e la volontà, I, n. 1 (29 marzo 1919).
Il giornale, oltre ad informare sull’attività dell’Istituto per il Lavoro, si propone di essere un “notiziario completo e obbiettivo dei fatti che interessano il lavoro in Venezia e nella Venezia”, pubblicando articoli e interventi prevalentemente di natura economica, normativa, contrattuale, finanziaria, politica industriale. La rubrica Cronaca delle organizzazioni informa sinteticamente sull’attività delle varie categorie di lavoratori pubblicandone gli atti. Nei primi numeri alcuni articoli affrontano questioni politiche e d’attualità come la Rivoluzione d’Ottobre e l’affermarsi del bolscevismo; tra i tanti problemi cittadini in particolare viene seguita la crisi dell’Arsenale e la crisi degli alloggi. Dal mese di maggio 1919 compare anche la rubrica Dalle terre devastate (poi Dalle provincie) dove si affronta il problema della ricostruzione economica del Veneto, e una Rubrica commerciale. Il giornale si propone anche di rappresentare i ceti medi schierandosi apertamente in difesa dello “sterminato proletariato, costituito dalla media borghesia, dagli innumerevoli travet, che combattono da tempo immemorabile una diuturna lotta contro la fame, contro gli stenti, contro la travolgente degradazione sociale, cui li condanna uno stipendio che non tien conto di nessuna delle necessità essenziali della vita”, cfr. G.S., L’altro proletariato, I, n. 9 (24 maggio 1919). Le posizioni politiche del giornale si caratterizzano per un pronunciato antisocialismo, si veda l’articolo di Guido Grassi, A fine sciopero – pubblicato in I, n. 18 (26 luglio 1919) – dove si deplora l’irresponsabilità del Partito socialista ufficiale che “ha scatenato il movimento proletario, non pensando anzi tutto che grosse manovre sindacali non erano possibili in questo momento, con degli uomini che nella vita di guerra hanno dimenticato il principio della vita reale sul terreno delle lotte politico-economiche”,  accuse ancora più pesanti saranno espresse alcuni mesi dopo da F. Gildo Rainer, Socialismo e produzione, II, n. 11 (16 marzo 1920). Dall’ottobre 1919 il giornale inizia ad informare sull’attività dell’Istituto Federale di Credito per il Risorgimento delle Venezie, e, dal 1920, anche sulle iniziative culturali (conferenze all’Università popolare) e sugli spettacoli teatrali, lirici e sinfonici programmati in città. Il n. 4 (24 gennaio 1920) è interamente dedicato alla prima assemblea generale dell’Istituto per il Lavoro (con relazione sull’attività svolta). Una nota redazionale, pubblicata sul n. 10 (28 febbraio – 6 marzo 1920), informa i lettori che dal prossimo numero il giornale uscirà al lunedì e pubblicherà, oltre ai consueti articoli tecnici e di interesse generale per i problemi del lavoro e della ricostruzione veneta, anche un completo servizio di telegrammi della “Stefani” e la cronaca della domenica. Un comunicato della redazione pubblicato sul n. 25 (4 luglio 1920) avvisa i lettori che il giornale cessa le sue pubblicazioni per aderire all’iniziativa del Comitato Interprovinciale Veneto dei danneggiati di guerra “di coordinare ed esprimere in un’unica attività e con unica voce tutte le energie dirette alla ricostruzione ed il risorgimento delle Venezie”, per questo motivo la direzione ha ritenuto opportuno confluire nel nuovo periodico “Il Risorgimento delle Venezie” il quale continuerà ad informare sull’attività dell’Istituto per il Lavoro e ne pubblicherà gli atti.

Annotazioni

Il fascicolo del 9 agosto 1919 invece di essere il n. 20 viene indicato come n. 2 la numerazione riprende da n. 2; anche il fascicolo del 21 agosto è numerato erroneamente (16 invece di 22), l’errore scompagina la successiva numerazione; il n. 28 del 4 ottobre 1919 è invece segnalato come 27 del 27 settembre 1919.

Reperibilità

Museo Correr; Biblioteca Querini Stampalia

Collocazione

Mc: Giorn. A 31/a
Bqs: Per. A 79

Consistenza

Mc: I, n. 1 (29 marzo 1919) – I, n. 5 (26 aprile 1919); I, n. 7 (10 maggio 1919) – II, n. 1 (3 gennaio 1920); II, n. 4 (24 gennaio 1920) – II, n. 16 (26 aprile 1920); II, n. 18 (10 maggio 1920); II, n. 20 (24 maggio 1920)
Bqs: I, n. 1 (29 marzo 1919) – I, n. 14 (28 giugno 1919); I, n. 16 (12 luglio 1919) – I, n. 2 [ma n. 20] (9 agosto 1919); I, n. 16 (21 agosto 1919) – I, n. 33 (8-15 novembre 1919); II, n. 1 (3 gennaio 1920) – (manca 1920, nn. 9, 11)

Conservazione

Buona

Compilatore

Soggetti

Parole chiave

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