Vita periodico
1959
Titolo
Critica italiana
Luogo di pubblicazione
Venezia-Roma
Tipografia - Casa editrice
Arti Grafiche “La Tipografica”
Sede
Direzione: S. Croce 2123, Venezia; redazione: via Cola di Rienzo 3, Roma
Numero pagine
22
Formato
24,5x17
Prezzo
s.i.p.
Periodicità
Numero unico
Pubblicità
Si
Organi direttivi
Direttore: Giorgio Corsetti
Firme e collaboratori
<p style=”text-align: justify;”>G.C. [Giorgio Corsetti], Luigi Sturzo, Giulio Andreotti, Roberto Lucifredi, sac. Giuseppe Oliva, Nicola Argenti
Profilo storico editoriale
“E’ tradizionale con l’uscita di ogni periodico, che la gente si chieda cosa vuole. Fedeli alla nostra visione della vita che ci fà uomini chiari e superiori alle esigenze di piccolo corridoio oggi purtroppo imperanti nella politica italiana, diremo subito che siamo prima di tutto italiani, e come tali, cattolici e anticomunisti impegnati a onorare e a difendere il nostro Paese dai nemici interni ed esterni. Tali nemici si identificano in misura sempre maggiore con l’organizzazione comunista alle dipendenze di un imperialismo straniero che è l’antitesi della nostra tradizionale civiltà. Purtroppo il tempo fà dimenticare troppe cose, e l’assillo continuo dei problemi sociali che la nostra giovane democrazia deve superare, fa confondere a determinati ambienti il sacro con il profano, creando con ciò più o meno in buona fede il ponte di intesa con un apparato – quello comunista – che è il negatore della società nella quale viviamo e onestamente operiamo. Aprire gli occhi ai nostri concittadini e metterli in guardia, contro tale pericolo, è il nostro compito principale che ci proponiamo di svolgere con la semplicità di gente onesta che non fa della politica la propria professione. La nostra rivista critica, per programma non si propone tuttavia, un esaurimento in una critica sterile. Nelle condizioni attuali dell’Italia, la critica ad ogni costo rappresenta lo strumento più valido di cui si serve l’organizzazione comunista per l’abbattimento di tutti i valori morali politici ed economici che non si identifichino con l’esigenza dell’internazionale sovietica. La nostra non sarà quindi una critica alle manchevolezze della nostra giovane democrazia ma a quegli uomini e con gli uomini le relative correnti politiche, che con la loro azione non certo sempre in buona fede, alimentano i pericoli della manovra comunista per l’inserimento negli organi dello stato democratico. Un solco troppo profondo ci divide, e il motivo di una distensione a parole non ci deve lasciare impreparati di fronte ad una concezione politica che è, malgrado tutti i trasformismi, negatrice di tutto il nostro bagaglio morale. Critica quindi costruttiva, sinceramente Italiana contro tutti i bizantinismi oggi imperanti, contro tutta quella schiera di venditori di fumo utili idioti di un’apparato [sic] che pretende per sè la legalità e nella sua attuazione pratica la nega ai propri avversari. Critica soprattutto alla demagogia. Poiché se in mezzo a tanta demagogia sorgerà una coscienza cattolica sinceramente italiana, questa rivista non sarà nata inutilmente”, G.C. [Giorgio Corsetti], Parole Chiare.
Di notevole interesse sono le firme ospitate: Giulio Andreotti scrive un articolo intitolato Non siamo di destra, Luigi Sturzo uno intitolato Ingerenza, Roberto Lucifredi su Comunismo di sempre e sac. G. Oliva Preti di sinistra? C’è anche lo spazio per un’analisi del cooperativismo rosso in Emilia. La cifra della rivista, com’è chiaro dall’editoriale citato, è l’anticomunismo.
Reperibilità
Biblioteca Nazionale Centrale Firenze
Collocazione
IX.Ri.1627
Consistenza
Numero unico speciale (ottobre 1959)
Conservazione
Buona
Compilatore
Soggetti
Parole chiave