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Comunità adriatica

Vita periodico

1956-1961

Titolo

Comunità adriatica

Sottotitolo

Periodico giovanile [da IV, n. 3-4 (maggio 1958)] Periodico giovanile giuliano dalmata

Motto

“Meglio l’esilio che la schiavitù. Italia! Italia! Italia!” [solo nel primo numero]

Luogo di pubblicazione

Venezia

Tipografia - Casa editrice

Istituto Tipografico Editoriale

Sede

Direzione, redazione e amministrazione: casella postale n. 171

Numero pagine

4

Formato

44x31,5 [da II, n. 1 (gennaio 1957)] 50x34

Prezzo

£. 30, a.a. £. 300, a.s. £. 150, a. sost. minimo £. 500

Periodicità

Mensile

Cronache locali

Si

Pubblicità

Si

Organi direttivi

Direttore responsabile: Giovanni Zohar; condirettore: Tullio Vallery [da III, n. 8-9 (ottobre 1958)] Direttore responsabile: Ugo Bassi e Giovanni Zohar

Firme e collaboratori

Gigi Fiaca, pertugio, Sergio Cella, Antonio Carbonetti, Germano Palin, Nereo Mattessi, El Mulo Batudo, Antonio Stefano Zocco, Ettore De Franchi, Arnaldo Negro, Mario Magris, Tullio Vallery, Vanni Pavich, Raffaele Cecconi, Marcello Carpenetti, Giuseppe Vetrano, Aldo Andreanelli, Ugo Bassi (anche U.B.), Dora Tuchtan, Giovanni Cesare, Bruna Detoni, Oddo Broghiera, Graziella, Sergio Brcic, Germano Palin, Pier Mauro Maurello, Gianna Cosentino, Laura Calci, Luciana Sardoz, Gianni Traini, Nino Perini, Marina Vitturi, Antonio Dal, Aldran, Tulva, Paolo Barcia, Franco Fabro, Bruno Erzeg, R. Cappellari, Dora Tuchtan, Antonio Cattalini, Anna Maria Urschutz, Mike Finotello, Lina Galli, Claudio Viti, Ireneo Raimondi, Gioia Candiloro, Gianni Stelli, Gianna Varisco, Adriana Cattani, Stefano Tuchtan, Diego Rebez, Livia Purhart, Giorgio Godeas

Profilo storico editoriale

“Il nostro giornale ha invece uno scopo molto semplice e che a prima vista potrebbe sembrare ovvio, ma che per noi è fondamentale: esser letto da tutti voi, giovani nostri amici ed in particolare dai giuliani e dalmati, affinché su queste colonne si possa iniziare un colloquio che da troppo tempo tace. (…) In mezzo agli eventi che in questi ultimi tre lustri si sono abbattuti sulla Venezia Giulia e sulla Dalmazia con tutte le loro dolorose conseguenze, si sono formate e si stanno formando le nuove generazioni dei giovani giuliani e dalmati, in un clima peregrino, in ambienti diversissimi, in mezzo a contrasti ed incomprensioni e tra il generale convincimento di brancolare fra l’assenteismo, l’insensibilità, il materialismo, ecc.”, La Redazione, Agli amici, I, n. 1 (15 settembre 1956), p. 1.
Il periodico, espressione di una parte della comunità di esuli dalmati e istriani, si propone di informare sull’attività del Gruppo Giovanile Adriatico di Venezia (ma anche delle province di Treviso, Padova, Vicenza, Udine). Gli articoli pubblicati hanno un taglio di carattere prevalentemente storico-politico insistendo sulle terre d’origine l’Istria, la Dalmazia, Trieste (anche tracciando profili di personaggi illustri come Oberdan e Tommaseo), inoltre vi si trovano poesie, canzoni, racconti, foto, notizie su artisti giuliani e informazioni sportive. Sulle pagine dei primi quattro numeri si sviluppa un acceso dibattito sul valore del nazionalismo. L’editoriale 10 febbraio 1947. Una data da ricordare, II, n. 1 (gennaio 1957), è una riflessione sul trattato di pace firmato a Parigi, considerato “una data di lutto per tutta l’Italia e la più dolorosa fra quante ebbero a subire le genti giuliane e dalmate in oltre un secolo di disperata lotta per sopravvivere, lotte condotte fra l’odio dei nemici sempre e fra l’indifferenza dei fratelli spesso”. Lo scarso interesse sulla questione giuliana, istriana e dalmata, da parte degli organi di informazione, e più in generale dall’intera società italiana, è uno temi ricorrenti sulle colonne del periodico ed è al centro della riflessione dell’articolo T. Vallery, L’opinione pubblica nel nostro problema, II, n. 5 (maggio 1957), p. 1, dove si sottolinea, viceversa, un atteggiamento benevolo nei confronti della Jugoslavia cosicché “l’uomo della strada vede, legge, parla e la sua opinione pian piano si modifica, sgombra la sua anima da ogni fastidioso sedimento, perde di vista quello che era il problema di fondo da non dimenticare per un accostamento tra i due paesi, e, saltandolo a piè pari, si trova con la mente e l’animo liberi e vergini pronti a ricevere le nuove impressioni”, sul tema, sempre a firma di Vallery, si veda anche Ignorato dalla stampa il problema adriatico, III, n. 4-5 (giugno 1958), p. 1. Da segnalare anche la delusione della collocazione veneziana di alcuni profughi, sistemati in terraferma e non in centro storico, manifestata da B. Detoni, Il mare non giunge a Marghera, III, n. 8-9 (ottobre 1958), p. 3.

Supplementi

Supplemento al n. 2 (15 ottobre 1956), II, Messaggio dell’On Ossoinack alla Gioventù Giuliano-Dalmata, Venezia 15 settembre 1956. Sul n. 11-12 (dicembre 1959), viene pubblicato l’inserto “Julia”, pp. 4, numero unico della Società sportiva Giuliano Dalmata Julia di Venezia nel decimo anno di vita.

Annotazioni

La pubblicità è molto contenuta.

Reperibilità

Biblioteca Querini Stampalia; Biblioteca Nazionale Marciana; Istituto veneziano per la storia della Resistenza e della Società contemporanea

Collocazione

Bqs: Per. A 45/a
Bnm: PER.DDS. 155.4
Iveser: periodici estinti

Consistenza

Bqs: I, n. 1 (15 settembre 1956) – VI, n. 1 (febbraio 1961)
Bnm: I, n. 1 (15 settembre 1956) – I, n. 2 (15 ottobre 1956); I, n. 4 (15 dicembre 1956) – VI, n. 1 (febbraio 1961)
Iveser:

Conservazione

Buona

Compilatore

Extra

Soggetti

Parole chiave

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