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Cineforum

Vita periodico

1961 - vivente

Titolo

Cineforum

Sottotitolo

Quaderno mensile della Federazione italiana dei cineforum [da VIII, n.s., n. 71 (gennaio 1968)] Rivista di studi cinematografici

Luogo di pubblicazione

Venezia

Tipografia - Casa editrice

Stamperia di Venezia [da VIII, n.s., n. 71 (gennaio 1968)] Scuola Tip. Emiliana-Artigianelli

Sede

Direzione, redazione e amministrazione: S. Marco 337 [da VIII, n.s., n. 71 (gennaio 1968)] Direzione e amministrazione: casella postale 414, Venezia

Numero pagine

72, 135

Formato

21,3x15,8 [da VIII, n.s., n. 71 (gennaio 1968)] 23,1x20,5

Prezzo

£. 200 (arretrato il doppio), a.a. 10 numeri £. 2.000 (estero £. 3.000), a. sost. £. 5.000, a. ben. £. 10.000 [da VIII, n.s., n. 71 (gennaio 1968)] £. 450, a.a. 10 numeri £. 3.800 (estero £. 5.000)

Periodicità

Mensile

Indici e sommari

Vi sono indici analitici annuali. Il n. 50 (1965) contiene “Indice analitico 1965”. L’indice generale delle annate 1961-1975, a cura di Maurizio Negri, è pubblicato in XVII, n. 162 (1977). Cineforum 40, a cura di A. Frambosi, s.l., Edizioni di Cineforum, 2001 (indice generale delle annate 1961-2000).

Organi direttivi

Direttore: Camillo Bassotto

Organi redazionali

Redattore capo: Francesco Dorigo; segretario di redazione: Nevio Corich; amministratore: Enzo Cagnato [da VIII, n.s., n. 71 (gennaio 1968)] Redattore capo: Francesco Dorigo; gruppo redazionale: Darko Bratina, Gianni Gregoricchio, Fabio Medini, Fiorenzo Viscidi

Firme e collaboratori

Francesco Dorigo, Enrico Baragli S.J., Renato Scordia, Luigi Vecchi, Marcel Patiès, Alberto Pesce, Sandro Zambetti, Donald Richie, Koichi Yamada, Ermanno Comuzio, Darko Bratina, Aldo Bernardini, Achille Frezzato, Fiorenzo Viscidi, Antonio Covi, Fabio Medini, Sergio Raffaelli, G.B. Cavallaro, Pio Baldelli, Stefano Sguinzi, Mario Abati, Camillo Bassotto, Jos Burvenich, Giacomo Gambetti, Italo Moscati, Nedo Ivaldi, Gianni Gregoricchio, Angelo Polato, Luigi Bini, Mario Orsoni, Giovanni Zanetti

Profilo storico editoriale

L’interesse del periodico è indirizzato alla di cinematografia a largo raggio; nel primo numero consultato si intuisce subito che la pubblicazione, organo della Federazione Italiana cineforum (Fic) di cui è presidente Vincenzo Gagliardi, è dichiaratamente di ispirazione cattolica sotto il segno del cattolicesimo sociale della corrente “Forze Nuove” legata alla Cisl; l’editoriale Lo “scandalo” della censura e i cattolici, pubblicato in I, n. 7-9 (settembre-ottobre-novembre 1961), è una riflessione sul tema e si ricorda che “per noi cristiani la misura e la pietra di confronto di ogni valore, di ogni problema e rapporto di convivenza è l’uomo, tutto l’uomo, centro e ragione di tutto il creato. Per il marxismo l’uomo, chiuso nel cerchio del materialismo scientifico, è dello Stato, della Razza, della Classe, ideali parziali e strumentali, che diminuiscono e umiliano l’uomo e che permettono in suo nome ogni aberrazione, vedi nazismo, vedi comunismo sovietico. Il progetto di legge Zotta sulla revisione dei film e delle opere teatrali, già approvato dal Senato, non è certo perfetto, ma è il più liberale che sia stato fatto finora in Italia, redatto nel rispetto dello spirito e della lettera della Costituzione”. Il resto del periodico si compone di schede critico-informative dei film (trama, sinossi, con estratto dai dialoghi, note biografiche, filmografie), riflessioni e studi critici, rassegna stampa di buon livello. Ogni scheda viene classificata a con vari criteri che sono raccolti a fine volume costituendo uno schema di classificazione.
Nel gennaio 1968 il periodico muta impostazione editoriale e veste grafica, il direttore ricorda che “ci muoveremo nel rispetto delle idee di tutti, senza preconcetti e preclusioni, aperti a tutte le tesi della cultura, a tutte le tendenze e le sperimentazioni, alla ricerca della verità quotidiana presente nelle idee e negli uomini, nei fatti e nelle parole e nelle immagini del nostro tempo. (…) Noi siamo con coloro che vivono nell’angoscia perché vedono avvicinarsi «i tempi in cui l’odio e la violenza si preparano a regnare», noi siamo però anche con quelli che vivono la speranza per un avvenire più sano, più giusto e più degno per l’uomo, noi siamo con coloro che portano la loro testimonianza di uomini e di cristiani liberi e responsabili”, c.b. [C. Bassotto], Ai lettori…, VIII, n.s., n. 71 (gennaio 1968), p. 4. Dalla nuova serie ogni fascicolo è aperto da un breve notiziario di carattere generale segue un breve editoriale di presentazione del direttore, si assiste, inoltre, a un maggior approfondimento dei temi trattati con la pubblicazione di dibattiti e tavole rotonde, ampliamento anche alle colonne sonore, rubrica Bibliorama è una rassegna ragionata con i saggi e gli articoli più importanti pubblicati in Italia e all’estero, e Film guida (brevi schede). In ogni numero viene sempre pubblicata di una o più schede analitiche su film di diverso genere (Blow-up di Antonioni, La Chinoise di Godard, Accident di Losey, Sovversivi dei fratelli Taviani, Indovina chi viene a cena? di Kramer, La calda notte dell’ispettore Tibbs di Jewison, Banditi a Milano di Lizzani, L’ora del lupo di Bergman, Il giorno della civetta di Damiani, Vip mio fratello superuomo di Bozzetto). Dal n. 72 viene pubblicata la rubrica Tribuna dei cineforum dedicata al dibattito sul ruolo e la funzione dei circoli cinematografici nel panorama culturale. Il periodico registra anche i fermenti culturali e sociali nel n. 73 (marzo 1968), ad esempio, si discute di Cinema libertà e liberazione, ma anche di violenza . Si discute anche dell’opportunità di sviluppare i cineforum e degli strumenti, anche legislativi, per promuoverli nei piccoli centri. Nel n. 76 (giugno 1968) Camillo Bassotto traccia un profilo di Vincenzo Gagliardi e di Carl Theodor Dreyer entrambi scomparsi. n. 77 (settembre 1968) viene pubblicato, a cura di Ermanno Comuzio, un Dizionario critico dei nuovi registi italiani, pp. 509-538. Periodico impegnato. N. 78 (ottobre 1968) è dedicato al clima di protesta dibattito sul tema 29a mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia o della contestazione. Nel gennaio 1969 Francesco Dorigo abbandona la redazione del periodico perché “non condivido soprattutto certe trasformazioni radicali – che a mio giudizio – finiranno per svuotare i Cineforum del loro contenuto eminentemente culturale”, n. 81 (gennaio 1969), p. 5, il numero è in gran parte dedicato all’opera di Serghej M. Eisenstein

Annotazioni

La numerazione delle pagine è doppia per scheda e continua per annata (solo nel 1961). La numerazione dei fascicoli è progressiva. Dal 1970 gli organi del periodico si trasferiscono a Bergamo.

Reperibilità

Biblioteca Nazionale Marciana; Casa del Cinema; Archivio storico delle arti contemporanee

Collocazione

Bnm: Per. 3836

BncFi: 19.Ri.199 e SP0518

Asac: PER Y 1573

Consistenza

Bnm: I, n. 7-9 (settembre-ottobre-novembre 1961); III (1963), n. 28/29 – n. 30; IV (1964), n. 31; n. 34 – n. 36; n. 37; n. 40; V, n. 41 (1965); VIII, n.s., n. 71 (gennaio 1968) – IX, n.s., n. 81 (gennaio 1969); 9(1969), 82-86; 87 + INDICI 88/89
BncFi: I, n. 1/2 (mar.-apr. 1961) – XL (2000)
Asac: I, n. 1/2 (marzo-aprile 1961) – (1969)

Conservazione

Buona

Studi e bibliografia

Il cinema nelle riviste italiane dalle origini ad oggi, a cura di D. Turconi e C. Bassotto, s.l. [Venezia], Edizioni mostracinema, 1973, pp. 264-265; F. Tassi, Quarant’anni, quattro vite, in Cineforum 40, a cura di A. Frambosi, s.l., Edizioni di Cineforum, 2001, pp. 7-30; indice generale delle annate 1961-2000] / a cura di Andrea Frambrosi ; con la collaborazione di Gualtiero De Marinis … et. al.]. – [Bergamo] : Federazione Italiana Cineforum, stampa 2001; G. Turchetto, I primi dieci anni della rivista Cineforum. Cinema, pedagogia morale e impegno civile tra il 1961 e il 1971, Tesi di laurea, Università degli Studi di Padova, Facoltà di Lettere e Filosofia, Relatore Giampiero Brunetta, a.a. 2002-2003.

Compilatore

Soggetti

Parole chiave

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