Avanguardia politica

Vita periodico

1952-1953

Titolo

Avanguardia politica

Sottotitolo

Rivista mensile. Democrazia cristiana. Gruppi giovanili del Veneto

Luogo di pubblicazione

Venezia

Tipografia - Casa editrice

Stabilimento Tipografico A. Vidotti

Sede

Direzione, redazione e amministrazione: Palazzo dei Camerlenghi, Rialto

Numero pagine

Varie (da 11 a 19)

Formato

31x20,5

Prezzo

s.i.p.

Periodicità

Mensile

Cronache locali

Si

Organi direttivi

Direttore: Gastone Favero; responsabile: Gianfranco Vistosi

Firme e collaboratori

Gianfranco Vistosi, Gastone Favero, Gilberto Panont, Luciano Dal Falco, Enrico Pelosi, Giorgio Agujaro, Anna M. Zampieri, Gianni Vidotti

Profilo storico editoriale

Il periodico si propone di essere il portavoce dei gruppi giovanili democristiani attivi nel Veneto. Sul n. 4 (novembre 1952) l’editoriale di Gianfranco Vistosi Non siamo una corrente, replicando a delle osservazioni del “Popolo del Veneto” (organo ufficiale della Dc veneziana), precisa che la natura del giornale non vuole essere né una corrente, né “una ennesima «tendenza»”, essi si considerano la terza generazione, manifestando anche delle critiche sulla gestione del Partito e sul ruolo ancora marginale assegnato ai giovani. Il giornale si struttura in alcune sezioni pubblicando editoriali e analisi della politica interna, un notiziario Vita dei gruppi veneti, la rubrica Lettere al direttore, con vignette e caricature. La linea editoriale è tesa ad accreditare il ruolo politico della Dc al centro degli opposti estremismi, sul n. 1 (gennaio 1953), infatti, si ricorda che se “la Democrazia Cristiana fosse un fronte anticomunista, una rocca «granitica» (per usare una espressione tanto cara a certa stampa giovanile nostalgica) contro il Comunismo, è logico ed era una convinzione di dominio pubblico. Ma che questo nostro Partito fosse un altrettanto valido baluardo contro il blocco sia monarca-missino, sia clerico-fascista; cioè contro le forze di destra conservatrici o terzaforziste, eversive quanto il comunismo dei principi di quel Cristianesimo sociale che da anni è divenuto il pane quotidiano delle nostre forze politiche cattoliche; questo non era da tutti creduto. Prova ne sia una pubblicistica tutta melensa verso certe persone rappresentative del mondo cattolico laico, ed altrettanto biliosa verso quello che viene definito il «sinistrismo» democristiano. (…) E questo Centro politico di cui tanto si parla non è qualcosa di amorfo o d’opportunistico; ma una posizione decisamente chiara e delineata perché disegnata da un programma sociale di avanguardia. Questa sarà la D.C. post ‘53”. I postulati anticomunisti saranno sottolineati nel numero di maggio 1953 dedicato, in gran parte, alle imminenti elezioni politiche.

Annotazioni

Nel numero di novembre le pagine non sono numerate. Il periodico è anche segnalato nella “Guida commerciale della città di Venezia e provincia”, 1955, p. 75.

Reperibilità

Biblioteca Nazionale Marciana; Biblioteca Nazionale Centrale Firenze

Collocazione

Bnm: in attesa di collocazione
BncFi: Gi.2.6747

Consistenza

Bnm: I, n. 4 (novembre 1952); II, n. 1 (gennaio 1953) – II, n. 2 (maggio 1953)

BncFi: I, n. 1 (luglio 1952) – II, n. 2 (maggio 1953)

Conservazione

Buona

Studi e bibliografia

Avanguardia politica, “Il Popolo del Veneto”, VIII, n. 39 (26 settembre 1952), e G. Vistosi, Avanguardia politica, in Ivi, VIII, n. 40 (3 ottobre 1952).

Compilatore

Soggetti

Parole chiave

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