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Arte cristiana

Vita periodico

1913-1944

Titolo

Arte cristiana

Sottotitolo

Rivista mensile illustrata

Luogo di pubblicazione

Venezia-Milano

Tipografia - Casa editrice

Società Amici dell’Arte Cristiana - Editrice proprietaria (Officine Grafiche Alfieri & Lacroix, Milano) [da VII, n. 7 (79) (15 luglio 1919)] Società Amici dell’Arte Cristiana - Editrice proprietaria (Istituto Veneto di Arti Grafiche) [da VIII, n. 1 (85) (15 gennaio 1920)] Società Amici dell’Arte Cristiana, Editrice proprietaria (Tipografia Paolo Biennati - Milano) [da VIII, n. 9-10 (93-94) (settembre-ottobre 1920)] Società Amici dell’Arte Cristiana - Editrice proprietaria (Officine Grafiche Alfieri & Lacroix, Milano) [da X, n. 1 (109) (gennaio 1922)] Società Amici dell’Arte Cristiana - Editrice proprietaria (Stab. Arti Grafiche A. Rizzoli, Milano)

Sede

Direzione: S. Giacomo dell’Orio; amministrazione: via Mantegna 6, Milano [da II, n. 1 (15 gennaio 1914)] Direzione: Seminario Patriarcale [da VII, n. 2 (174) (15 febbraio 1919)] Amministrazione: via Moscova 15, Milano

Numero pagine

Varie (da 16 a 34)

Formato

29x20,1

Prezzo

£. 1, a.a. £. 10 (estero £. 12) [da VIII, n. 1 (85) (15 gennaio 1920)] £. 1,50, a.a. £. 15 (estero £. 20) [da VIII, n. 4-5 (88-90) (aprile-giugno 1920)] £. 2, a.a. £. 20 (estero £. 25) [da IX, n. 2 (98) (febbraio 1921)] £. 2,50, a.a. £. 20 (estero £. 30) [da X, n. 1 (109) (gennaio 1922)] £. 3, a.a. £. 30 (estero £. 40)

Periodicità

Mensile

Pubblicità

Si

Indici e sommari

L’indice generale annuale della rivista è pubblicato nel fascicolo di dicembre. Indici degli autori, indice analitico delle materie trattate, rubriche speciali, indice topografico, indice per artisti (1913-1962), in F. Strazzullo, Mezzo secolo d’arte sacra in Italia, 2 voll, Milano, Quaderni di “Arte cristiana”, 1965.

Organi direttivi

Gerente responsabile: Foppa Azzaria

Firme e collaboratori

Filippo Crispolti, Sac. Celso Costantini, L. Valsecchi, P.A. Munjer S.J., B. Biagetti, André Michel, T.T. Berthier, F. Margotti, Carlo Guidi, D.V. Pignoli, Orazio Marucchi, Don Lorenzo Jansenns, Attalo Albasini, D. Vincenzo Casagrande, Serafino Ricci, Sebastiano Rumor, Sac. E. Campana, Sac. G. Bettiolo, Giovanni Tebaldini, Angelo Pinetti, Leone Raimondi, Angelo Menotti, G. Stocchiero, Giulio Romerio, G. Niccodemi, D. Fornaroli, Gino Fogolari, D. Sisto Scaglia, Cesare Aurelj, Orazio Marzucchi, A. Cravosio, Sac. Dott. U. Altan, Salvatore Marino Mazzara, D. Giulio Belvederi, Marco Perosa, Sac. Dott. Adriano Bernareggi, Guido Ferrazza, Giorgio Goyau, Pasquale Parente, Giulio Cantalamessa, Edoardo Collamarini, Giulio Belvederi, Sac. Dott. E. Lagomarsino, Sac. prof. Giovanni Costantini, Osvaldo Böhm, Giulio U. Arata, Giorgio Schneider Graziosi, Pio Paschini, Giuseppe Gabrieli, Luigi Cavazzi, Carlo Cecchelli, Orazio Marucca, Lorenzo Fiocca, M. Abramich, G. Giovannoni, T. Nediani, Gustavo Giovannoni, Salvatore Sibilia, Cecilio Arpesani, Sac. Dott. A. Jeremich, Pio Paschini, F. Apollonio, Costanza Gradara, Domenico Rupolo, Angelina Lanza, A. Fabre, Melchiorre Marocco, Guido Cadorin, Giuseppe Fiocco, Costantino Grondona, Alessandro Del Vita, Pompeo Molmenti, Maurice Storez, Giorgio Nicodemi, Card. Pietro La Fontaine, Luigi De Paoli, Abele Fabre, Ferdinando Torlati, Don Norberto Perini, Umberto Calosci, Emilio Zanzi, Carlo Cecchelli, Leonardo Bistolfi, Camillo Galizzi, Carlo Antonio Vianello, Santi Muratori, Giuseppe Donati

Profilo storico editoriale

“La nostra Società degli Amici dell’Arte Cristiana, costituita il 24 ottobre 1912, con intenti nazionali e con sede a Milano, e la presente Rassegna, che è la prima esplicazione della sua attività, sorgendo con tali idealità, sorgono anche in mezzo a confortanti esempi. La Francia e la Germania ci hanno precorso, e coi loro successi c’incoraggiano. In Italia stessa non mancano sodalizi di amici dei monumenti, né periodici nei quali l’Arte cristiana si tenga conto. Ma noi abbiamo voluto e vogliamo far opera di concentrazione e discernimento insieme, ossia raccogliere da un lato tutte le energie che all’Arte cristiana si volgono con gli studi o colla pratica, e dall’altro tener distinti gli sforzi che si fanno per essa da quelli che si fanno per l’arte profana. In una parola intendiamo congiungere in una le energie disperse e assegnare all’arte ispirata dal Cristianesimo un posto distinto ed a sè”, F. Crispolti, Il nostro programma, I, n. 1 (15 gennaio 1913).  Come enunciato nel programma il periodico si propone di illustrare analiticamente, anche attraverso numerose riproduzioni, l’arte sacra in tutte le sue forme ed espressioni (dipinti e affreschi, scultura, oggettistica, mosaici, arredi e paramenti, recensioni di testi specialistici), interessandosi anche del rapporto tra musica e arti figurative. Alcune rubriche (Cronaca e Quesiti pratici) informano i lettori sui restauri nelle chiese e negli edifici sacri e sulla conservazione e la manutenzione delle opere d’arte. Puntuale e completa risulta l’informazione dedicata alla presenza dell’arte cristiana nelle varie esposizioni internazionali (Venezia, Parigi). Sul n. 12 (15 dicembre 1913) nel tracciare il programma per il 1914 la direzione ricorda che “ben poche Riviste d’Arte hanno avuto, nel loro primo anno, un successo uguale alla nostra. La Rivista non vuole confondersi con tante altre pubblicazioni artistiche; è unica nel suo genere in Italia. Non vuol essere uno dei tanti aridi bollettini, che formano la delizia di una ristrettissima cerchia di eruditi. Ma, redatta sempre con severi criteri scientifici, avrà più ampia portata, esponendo non solo «documento iconografico» ma la «viva forma d’arte» di cui si è rivestito il pensiero religioso dei secoli. Né ci volgiamo solo al passato. Noi contribuiremo bensì, con tutte le nostre forze, a richiamare il pubblico al culto dei monumenti e a formare in lui una più giusta coscienza per la valutazione del patrimonio d’arte sacra antica e della responsabilità che gli incombe di curarne l’integrità. Ma guardiamo anche all’avvenire. L’idea cristiana è fonte di bellezza inesauribile. E noi ci sentiamo intorno fremere un risveglio di vita. Avevamo abbandonato gli artisti alla concorrenza delle industrie; ora si delinea un movimento degli artisti che vengono verso di noi, lieti di offrire l’omaggio della loro arte alla bellezza cristiana”. L’articolo del Sac. C. Costantini, L’Esposizione di Venezia. Una doverosa protesta, II, n. 6 (18) (15 giugno 1914), pp. 171-175, è una severa critica nei confronti delle nuove forme di espressione: “noi deploriamo certi aspetti dell’arte moderna che, davanti al nudo, gareggia con la fotografia, senza avere l’ala al volo a cui s’innalzarono gli stessi artisti pagani, che riprodussero il corpo umano svincolandolo dai caratteri individuali e facendone quasi una forma astratta e universale di bellezza” e su altre rappresentazione “irriverenti” e “sacrileghe” del Cristo. Piuttosto critico risulta anche l’articolo di F. Margotti, Le nuove correnti dell’Arte cristiana moderna, III, n. 3 (27) (15 marzo 1915), pp. 78-86, che polemizza aspramente con l’organo dei Gesuiti in merito ad alcuni giudizi espressi sugli artisti sacri. Con lo scoppio del conflitto bellico i lettori sono periodicamente aggiornati sulle distruzioni di opere d’arte sacre, notizie che aumenteranno nel dopoguerra con la pubblicazione di elenchi, divisi per diocesi, delle chiese danneggiate e dei provvedimenti pubblica anche i testi dei concorsi per erigere una chiesa parrocchiale a Padova. Il n. 7 (79) (15 luglio 1919) è in gran parte dedicato ai progetti per la costruzione di un tempio votivo al Lido di Venezia, da questo momento cambia anche l’impostazione editoriale diminuiscono le pagine e si avverte una maggiore attenzione verso la realtà veneziana. Nel 1920 la direzione si rivolge ai lettori dichiarando che la rivista aumenterà il numero delle pagine e per quest’anno la materia di studio offrirà nuove attrattive con la grande esposizione di Arte sacra di Venezia ideata e propugnata dalla rivista. Il n. 10 (118) (ottobre 1922) è dedicato interamente all’opera di Antonio Canova nel centenario della morte. Dal gennaio 1923 – XI, n. 1 (121) (gennaio 1923) – anche la direzione si trasferisce a Milano in via Moscova.

Annotazioni

La pubblicazione esce con il a osta delle gerarchie ecclesiastiche milanesi; dal luglio al dicembre 1919 con il visto di P. Vincenzo Rossi dell’Istituto Cavanis di Venezia. La numerazione delle pagine è continua per annata; la numerazione del fascicolo è doppia, per anno e progressiva.

Reperibilità

Biblioteca Nazionale Marciana; Museo Correr; Biblioteca Querini Stampalia; Fondazione Cini; Istituto Universitario Architettura - Biblioteca Centrale; Archivio storico delle arti contemporanee

Collocazione

Bqs: Per. B 418

Bnm: Per. 334

Mc: Per. 403

Fc: Per. 73

Iuav: Per. Cr 14 PE ARTC

Asac: Pv Arte

Consistenza

Bqs: I, n. 1 (15 gennaio 1913) – X, n. 12 (120) (dicembre 1923) Mc: I (1913) – X, n. 12 (120) (dicembre 1923) Bnm: I, n. 1 (15 gennaio 1913) – X, n. 12 (120) (dicembre 1923) Asac: I (1913)

Conservazione

Buona

Studi e bibliografia

Saggi di riviste: “Arte Cristiana”, “Rivista di letture”, XVIII (1920), n. 9, pp. 178-179; F. Strazzullo, Mezzo secolo d’arte sacra in Italia, 2 voll., Milano, Quaderni di “Arte cristiana”, 1965.

Compilatore

Soggetti

Parole chiave

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