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Arancione mestrino (L’)

Vita periodico

1948-1952

Titolo

L’Arancione mestrino [da V, n. 2 (gennaio 1952)] L’eco di Mestre

Sottotitolo

Esce le domeniche in cui la Mestrina gioca in casa [da V, n. 2 (20 gennaio 1952)] Quindicinale d’informazione

Luogo di pubblicazione

Venezia [da IV, n. 1 ( 16 settembre 1951)] Treviso

Tipografia - Casa editrice

Tip. Gazzettino [da II, n. 10 (29 maggio 1949)] Tip. Edit. “S. Marco” [da IV, n. 1 ( 16 settembre 1951)] Tip. Ed. Trevigiana

Sede

Direzione, amministrazione e pubblicità: via Toti n. 16, Mestre [da IV, n. 1 (16 settembre 1951)] Direzione, amministrazione e pubblicità: via Pescheria Vecchia 2, Mestre [da V, n. 2 (20 gennaio 1952)] Redazione e amministrazione via Pescheria Vecchia 2, Mestre

Numero pagine

4 [da I, n. 7 (25 dicembre 1948)] 6 [da II, n. 2 (16 gennaio 1949)] 4

Formato

43,5x32 [da IV, n. 1 ( 16 settembre 1951)] 52x36,5 [da V, n. 3 (3 febbraio 1952)] 51,5x37 [da a. II, n. 4 n.s. (18 novembre 1962)]57,8x43,5 

Prezzo

£. 10, a. sost. £. 500 [da II, n. 5 (20 marzo 1949)] £. 15 [da IV, n. 1 (16 settembre 1951)] £. 20, a. sost. £. 1.000 [da V, n. 2 (20 gennaio 1952)] a.a. £. 520, a.s. £. 300, a. sost. £. 1.000 [da V, n. 3 (3 febbraio 1952)] £. 20, a.a. £. 450, a.s. £. 300, a. sost. £. 1.000

Periodicità

Quindicinale

Cronache locali

Si

Pubblicità

Si

Organi direttivi

Direttore responsabile: Giuseppe Bonzio

Firme e collaboratori

Ennio Rizziato, Giuseppe Bonzio, L’ottimista, il pessimista, Elio Caltran, Rapa, Cronista errante, Mezzina, Enriz, Ruggeri, Gambedotti, Aimone Zerbinati, Toni (Soccolaro), Oscar L. Mazzucco, Alessio, Flores, Gino Morsica, Gian Franco Gherlenda, Gibo, Ri 8, Alza, Alfredo Tonolo, ped., a.b., Paolo Rallo, Dive, Bum, Augusto Bertan, il ficcanaso, Guido Testolina, Armido Barbarino, e.r., Lina Gabrielli, Aldo Franceschini, Calciator, Baracchina, gi.ca., Angelo Fabbian, Athos Rizzi, Aber, regi, errepi, Roberto Pozzi, Bert. A, Renzo Vidal, piè veloce,  [da V, n. 2 (20 gennaio 1952)] Raffaele Tommasini, Maria Ceci Frascone, Rapa, bar, spartaco, Giorgio Sartorello, Elio, Dan Gnaccolini, Luciano Morino, Elleci, Serafino Riva, Celticus, Gastone Turenubo, Bibliophilus, Nino Gosma, Diego Leoni, L.M., Leone Dogo, Romano Spinola, Augusto Berton, Ramido, Giancarlo Angeloni, Joele Aldighieri, Berta Doni

Profilo storico editoriale

“Nasce oggi un nuovo giornale, un giornale mestrino, un foglio che dovrà accompagnare lo sportivo per tutto il campionato di calcio 1948-1949, tenendolo bene informato su tutto ciò che può risultare utile e necessario non solo a chi segue la nostra squadra arancione sul campo di viale Garibaldi e sui campi avversari, ma a chi presta attenzione anche alle altre attività sportive mestrine: dalla SPES alla Società Velocipedistica del Circolo Ferrovieri, dal calcio minore alla pallacanestro, dalle gare di pattini a rotelle alle gare di bocce. Infine, come diremo più avanti, si è pensato di arricchire il giornale con una serie di articoli che, pur esulando dallo sport, possono ugualmente interessare. Per questo, oltre alla presentazione della partita del giorno, al commento sul campionato in atto, al notiziario dello sport minore e alle altre notizie sportive, viene dedicato un discreto spazio ad una specie di «critica generale» che vorrà essere un vero e proprio panorama della vita mestrina”, G. Bonzio, Atto di nascita, I, n. 1 (10 ottobre 1948).
Il periodico informa prevalentemente sulle vicende sportive della Mestrina Calcio (alla quale è dedicata la prima pagina) e su altri sport, dedicando spazio anche alla vita della terraferma (soprattutto nella rubrica di cronaca Mestre controluce pubblicata in terza pagina), vi sono inoltre racconti e brevi recensioni cinematografiche; l’impressione è che si voglia costituire un periodico non solo sportivo ma anche di informazione e attualità. Nell’editoriale Ritorna l’“Arancione”, IV, n. 1 (16 settembre 1951), Giuseppe Bonzio ricorda ai lettori la ripresa: “I nuovi dirigenti la Mestrina ci hanno invitato ad uscire nuovamente. Malgrado le grandi difficoltà (il prezzo della carta e della stampa è triplicato da allora, mentre il foglio è aumentato di sole 5 lire a copia) abbiamo accolto il loro appello e ci siamo impegnati ad uscire. Abbiamo ripreso i vecchi contatti con le ditte commerciali ed industriali cittadine, ci siamo assicurati la collaborazione di diversi amici, abbiamo scelto la Tipografia Editrice Trevigiana per la stampa”. Nel gennaio 1952 nasce “L’eco di Mestre” formalmente come supplemento a “L’Arancione mestrino”, ma in realtà come continuazione del precedente periodico. Nell’editoriale di presentazione il direttore Bonzio rivolgendosi al pubblico ricorda: “Nel primo numero dell’ottobre 1947 [recte: 1948], accennando ai motivi per cui l’Arancione mestrino era nato, dicemmo che era nostra ferma intenzione sviluppare in futuro un’attività maggiore, limitatasi per cinque anni alle sole manifestazioni sportive e a qualche problema cittadino. Oggi che l’«Arancione mestrino» cambia testata e diventa «L’eco di Mestre» potrà finalmente accostarsi di più ai mestrini, trattare i loro problemi, sviscerare tante questioni di puro ed esclusivo interesse locale”, cfr. G. Bonzio, Ai lettori, V, n. 2 (gennaio 1952). In effetti con il mutamento del titolo il periodico diventa un quindicinale di cronaca cittadina con informazioni di attualità, sport, spettacoli, cultura, intrattenimento, sposando, inoltre, una linea piuttosto autonomista (in rapporto a Venezia); ad esempio Giorgio Sartorello nell’editoriale Città satellite, esprime delle critiche nei confronti dei nuovi insediamenti a S. Giuliano e sul disinteresse per la terraferma, minacciando di riproporre la separazione dal Comune di Venezia “per sottrarci ad una tirannide instaurata dal fascismo e rafforzata dalle amministrazioni democratiche di tutti i colori”.

Supplementi

“Alma Juventus”, Numero unico della SPES edito in occasione del concorso ginnico delle Tre Venezie, supplemento a “L’Arancione mestrino”, 17-18 settembre 1949, Tip. Ed. S. Marco, £. 20, pp. 4 (collocazione: Giorn. 236.13).

Annotazioni

Nella stagione 1948-1949 escono 20 numeri; durante la stagione 1949-1950 le pubblicazioni sono interrotte. “L’eco di Mestre” esce come supplemento de “L’Arancione mestrino”. Il periodico sospende le pubblicazioni durante la pausa estiva.

Reperibilità

Biblioteca Nazionale Marciana; Biblioteca Nazionale Centrale Firenze

Collocazione

Bnm: PER.DDS. 0122. 01 1948-1949
BncFi: Gi.II.4563

Consistenza

Bnm: I, n. 1 (10 ottobre 1948) – I, n. 3 (30 ottobre 1948); II, n. 1 (1-2 gennaio 1949); II, n. 3 ( 6 febbraio 1949) – II, n. 5 (20 marzo 1949); II, n. 10 (29 maggio 1949) – II, n. 14 (9 ottobre 1949); IV, n. 1 (16 settembre 1951); IV, n. 3 (14 ottobre 1951) – IV, n. 6 (2 dicembre 1951); V, n. 3 (3 febbraio 1952)
BncFi: I, n. 1 (10 ottobre 1948) – I, n. 7 (25 dicembre 1948); II, n. 1 (1-2 gennaio 1949) – II, n. 14 (9 ottobre 1949); IV, n. 1 (16 settembre 1951) – IV n. 8 (23 dicembre 1951); V, n. 1 (5 gennaio 1952) – V, n. 11 (27 maggio 1952)

Conservazione

Buona (Bnm); mediocre (BncFi)

Compilatore

Soggetti

Parole chiave

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