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Azione popolare

Vita periodico

1921-1922

Titolo

Azione popolare

Sottotitolo

Settimanale politico sociale dei popolari di Venezia e provincia

Luogo di pubblicazione

Venezia

Tipografia - Casa editrice

Stab. Grafico Ugo Bortoli

Sede

Redazione e amministrazione: Palazzo Bauer, via XXII Marzo (sede del Partito Popolare Italiano)

Numero pagine

Varie (da 2 a 4)

Formato

La scheda è stata redatta sulla base di una copia microfilmata

Prezzo

Cent. 20 [da I, n. 2 (3 settembre 1921] Cent. 10, a. agosto-dicembre £. 5, a. sost. £. 10

Periodicità

Settimanale

Cronache locali

Si

Organi direttivi

Redattore responsabile: Ambrogio Sorteni

Firme e collaboratori

Avv. Franco Pazzoni, il sanculotto, Giuseppe Lionello, Umberto Angeloni, Wau, rag. Ernesto Spanio, G.S., Gino Sorteni, Giuseppe Donati, L. Valsecchi, G. Cisco, G.B. Paganuzzi, Vittorio Lazzarato, Ridi

Profilo storico editoriale

“Questo foglio settimanale del movimento popolare in Venezia si propone:1) Divulgare e sostenere tra amici, simpatizzanti e avversari i propositi e l’attività del P.P.I. nel governo, nel parlamento, nelle pubbliche amministrazioni, nelle organizzazioni professionali.2) Applicare il programma e i mezzi di azione del Partito alle contingenze e necessità della vita politica, amministrativa, sindacale della nostra città e della provincia.3) Educare all’intelligenza nei problemi politici e sociali, nazionali e locali, e alla disciplina del Partito gli aderenti e i simpatizzanti; stimolarli all’opera; approvargli; difendergli [sic] o censurarli secondo i meriti; offrire ad essi una tribuna libera per la discussione serena dei problemi e dei fatti che riguardano la coscienza e la vita popolare. Potremo mantenere questi propositi a due condizioni: di avere, cioè, collaborazione e mezzi. Tutti gli amici possono concorrere nei limiti delle rispettive competenze e disponibilità, facendo beninteso qualche sacrificio. I promotori contano esclusivamente su questo. Oltre alla prima pagina, una parte consistente è poi dedicata ai lavori di Partito, all’azione dell’Unione del Lavoro di Venezia.La sottoscrizione permanente e gli abbonamenti ci daranno la prova del successo; e fin d’ora prendiamo l’impegno di persistere nel nostro sforzo giornalistico soltanto se il successo sarà tale da poter ritenere che, come suol dirsi, il gioco vale la candela. (…) Le discussioni e le polemiche saranno condotte con serenità e sobrietà, senza personalismi e senza pettegolezzi. Esigeremo il contraccambio della nostra lealtà e della buona educazione anche dagli avversari, se vorranno battersi con noi. Alla prova!”, Dichiarazioni, I, n. 1 (27 agosto 1921).

Nel primo numero, in prima pagina, un articolo firmato “il sanculotto” e intitolato Monarchia e repubblica…, nella sezione intitolata “Scarpe grosse … e cervello fino”, apre la polemica con l’indecisione fascista sulla tendenzialità repubblicana e sulla frequenza con cui viene ricusata e non risparmia le critiche a Pietro Marsich, che viene irriso per il suo scomunicare come non fascisti tutti coloro che non condividono le sue posizioni. In tutti gli altri numeri “il sanculotto” si occupa di satira politica più o meno pungente, risultando abbastanza accesa, in generale, la polemica con la “Gazzetta di Venezia”. Nel secondo numero l’editoriale Il tramonto di una colunnia difende apertamente il “lodo Bianchi” riflettendo su come sia stato tacciato di “bolscevismo bianco”; in generale uno (o più) degli articoli pubblicato in prima pagina è dedicato all’analisi di qualcuno dei punti controversi, ma forti, della politica popolare, come la questione papale, la collaborazione con i socialisti, ecc. Ovviamente la cronaca del terzo congresso popolare, tenutosi a Venezia, occupa una parte consistente del giornale nel periodo in cui si svolge. Il giornale chiude nel febbraio 1922, con l’articolo intitolato Ai lettori in cui si comunica che “difficoltà finanziarie sempre crescenti insieme al sorgere di un nuovo quotidiano popolare «Il Popolo Veneto» organo della Regione Veneta, avevano consigliato la Direzione della Sezione del Partito a sospendere le pubblicazioni del nostro organo piccolo ma fatto con amore e ardore di battaglia. Però fu decisa la pubblicazione di quest’ultimo numero che porta a chi nel nostro periodico collaborava, a tutte le Sezioni della Provincia e specialmente a quelle di Mestre, Murano, Burano e Chioggia, a tutti i popolari di Venezia e provincia il saluto degli addetti alla redazione che abbandonano a malincuore il loro posto che era anche il posto di azione e di battaglia”.

Annotazioni

Il periodico è stato consultato in una copia microfilmata.

Reperibilità

Biblioteca Nazionale Centrale Firenze

Collocazione

Alf 1255

Consistenza

I, n. 1 (27 agosto 1921) – I, n. 9 (30 ottobre 1921); II, n. 12 (1 febbraio 1922)

Conservazione

Buona

Compilatore

Soggetti

Parole chiave

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